USA: scienziati alla ricerca della diversita' genetica nelle angurie
Un gruppo internazionale costituito da oltre 60 ricercatori e guidato da Zhangjun Fei (Cornell University’s Boyce Thompson – Istituto per la ricerca vegetale) ha sequenziato e pubblicato per la prima volta, lo scorso novembre 2012, sulla rivista Nature Genetics il genoma di un'anguria coltivata.
Fei spiega: "Quando hai una sequenza, è solo una serie basi azotate AGCT (adenina, guanina, citosina e timina), pertanto hai bisogno di elaborarle ed unirle insieme in un cromosoma intero." Il suo gruppo di ricerca ha costruito il cromosoma e poi ha confrontato il genoma della varietà coltivata con 20 genomi di anguria selvatica per vedere quali geni sono andati persi nel corso del tempo.
Fei ha isolato i geni, che, durante il processo di selezione artificiale, si sono persi nel genoma della varietà coltivata, nella speranza di trovare i geni che proteggono l'anguria da varie malattie vegetali, come ad esempio l'avvizzimento batterico causato da Fusarium spp. Fra i molti geni presenti nell'anguria selvatica e che si sono persi nel frutto domestico, il Dr Fei ha identificato 10 geni come possibili candidati per rendere il frutto più resistente alle malattie.
Un altro membro del gruppo di ricerca, Amnon Levi, che si occupa di genetica delle piante agrarie presso il Dipartimento USA di Orticoltura, ha detto che la selezione genetica di pochi caratteri nella varietà coltivata per rendere l’anguria grande, rossa e dolce ha causato l'effetto "collo di bottiglia" (=deriva genetica), con la conseguente riduzione della variabilità genetica.
Egli ha aggiunto che anche nelle varietà di anguria meno comuni, nelle varietà locali, i cui semi sono passati attraversato generazioni, la diversità genetica è bassa. Secondo Levi, sono 300-400 le varietà locali di anguria presenti negli USA. Egli ha studiato i genomi di quelli più rari per vedere se questi avevano conservato una maggiore diversità genetica rispetto alle poche varietà selezionate e vendute dai maggiori produttori di anguria.
Levi, parlando delle varietà locali presenti negli USA, ha detto: "Sono rimasto sorpreso nello scoprire che esiste pochissima diversità genetica fra le varietà in commercio. Infatti, anche se queste varietà differiscono per la dimensione del frutto e dei semi e per il colore, nel momento in cui si analizza l'intero genoma, la diversità genetica risulta molto bassa. Questo rende ancora più prezioso il materiale genetico dell'anguria selvatica presente in Africa".
Utilizzare il sequenziamento genetico per selezionare nuovi caratteri nell'anguria è un metodo più veloce rispetto ai metodi di selezione tradizionale. Fei ha affermato che il numero di anni per ottenere la varietà desiderata con la tecnologia del sequenziamento è la metà del tempo che ci vorrebbe se si utilizzassero le tecniche più vecchie. Una volta che il suo gruppo di ricerca identifica un marker per la resistenza alla malattia nel genoma della varietà antica, diventa semplice controllare una nuova varietà per lo stesso marker e capire se resisterà oppure no a determinante malattie.
Levi ha concluso: "L'anguria è una specie piuttosto complessa e la selezione per la resistenza alle fitopatie è solo l'inizio del lavoro".
Fonte: mongabay.com
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