Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Cile: nuove norme di controllo per la batteriosi del kiwi

Secondo il Comitato cileno del kiwi (Cdk), le nuove norme emanate dal servizio fitosanitario del paese (SAG) corrispondono alla legge n. 6.780 del 19 novembre 2012, che stabilisce una zona regolamentata, definita in un raggio di 5 km attorno all'appezzamento di kiwi che venga identificato come positivo al batterio Psa.

Ciò significa che, alla regolamentazione n. 5.655 dell'agosto 2011 per i frutteti positivi al Psa, si unisce ora questo nuovo regolamento per tutti gli impianti che si trovano all'interno della zona regolamentata. Tali frutteti devono rispettare le azioni previste, anche se non sono positivi. Tra queste, le azioni di profilassi e prevenzione, come la creazione di aree di lavaggio per veicoli e macchinari, ma anche per le calzature delle persone che entrano nel frutteto, così come il lavaggio delle mani e la disinfezione di tutti gli strumenti utilizzati durante le lavorazioni.

A questo proposito, è importante notare che la maggior parte di queste azioni era già stata raccomandata dal Comitato cileno del kiwi (Cdk) in alcuni documenti come la Proposta del piano di gestione per frutteti positivi al batterio Psa e il Manuale di prevenzione e contenimento del Psa (vedi anche notizia FreshPlaza del 28/11/2012).

Secondo la responsabile Grisel Monje, nel corso delle visite presso i campi e nella costante comunicazione che il Comitato mantiene con i produttori ed esportatori di kiwi, è stato verificato come molte aziende hanno già implementato queste misure, anche prima della normativa n. 6.780. "Questo dimostra l'impegno assunto dal settore in relazione a questa grave fitopatia e denota che si sta lavorando insieme per ridurre gli effetti negativi che il Psa potrebbe avere sul settore actinidicolo cileno".

La nuova legge stabilisce anche le azioni da compiere sulle piante infette nei frutteti positivi al Psa che, nel caso delle varietà gialle, comprendono l'espianto dell'albero dalla radice.

La nuova risoluzione stabilisce ulteriori misure per le piante vicine a quelle colpite dal Psa, identificate come tali da analisi di laboratorio o per la presenza di una sintomatologia di tipo secondario.

Il SAG ha indicato che le piante che si trovano intorno a quelle colpite devono essere espiantate. A questo proposito, è importante notare che questo è un punto che è stato messo in discussione dalla grande maggioranza degli operatori del settore - consulenti, ricercatori e produttori - che lo hanno fatto presente all'autorità sanitaria. Adesso è una questione all'ordine del giorno tra Asoex, Fedefruta, Cdk e SAG.

Secondo Monje, si dovrebbero raggiungere presto accordi e misure tecniche considerando la situazione di incertezza che si sta vivendo nel paese riguardo i trattamenti più adatti contro questo batterio. "C'è ancora molto da chiarire e approfondire, bisogna essere molto cauti nell'indicare misure obbligatorie, considerando che il controllo ufficiale è finalizzato alla prevenzione e al contenimento della batteriosi, e non alla sua eradicazione, che si ritiene improbabile", ha detto.

Infine, Monje ha invitato i produttori a rispettare le disposizioni del SAG. "Finora c'è stata grande sintonia e ci auguriamo che questo lavoro continui" ha concluso.

Fonte: SimFRUIT / CDK

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: