Regione Emilia-Romagna: il bilancio dell'annata agraria 2012
L'annata è stata fortemente condizionata dagli effetti della siccità estiva, che ha inciso pesantemente sulle quantità raccolte; per fortuna, la ripresa dei prezzi della frutta ha controbilanciato la riduzione dei volumi.
Nel 2012, infatti, si è verificato un aumento del 2,8% del valore complessivo della frutta, grazie alla ripresa dei prezzi, che hanno generalmente recuperato il pesante picco negativo dell'anno precedente.
Non si può, tuttavia, non considerare il cattivo andamento stagionale. La siccità ha fatto sentire i suoi effetti non solo sulla frutta estiva (-13,8 e -23,3% le quantità per pesche e nettarine, ma con una plv comunque in crescita del 17,5 e del 3,4%), ma anche su quella autunnale. E' il caso delle pere (-37% la quantità, +3,5% il valore) e delle mele (-20%, stabile la plv).
Unica frutta in controtendenza le ciliegie, che nel 2012 hanno sommato il buon andamento produttivo (+24,5%) a quello in valore (+34,9%).
Tra i comparti che hanno avuto un buon 2012 il posto d'onore spetta sicuramente ai cereali. Male invece il mais, uno dei prodotti che più ha subito le pesanti conseguenze della siccità estiva, con un calo produttivo del 43% che il rialzo dei prezzi non è riuscito a compensare. Da segnalare per questo cereale anche i problemi legati alla qualità.
Ancora la siccità è all'origine del cattivo andamento di alcune produzioni industriali: soia (- 39,7% la produzione lorda vendibile), girasole ( -10,8%), ma anche pomodoro da industria (- 18%). Buono invece l'andamento della barbabietola da zucchero (+12%). Male anche il riso che chiude il 2012 con un doppio segno negativo sia in termini di quantità (-25%), che in valore (-40%).
Si preannuncia invece decisamente positiva l'annata per il vino emiliano-romagnolo, con una produzione lorda vendibile che sfiora il +38% a fronte di una leggera contrazione delle quantità, compensata però ampiamente del buon andamento qualitativo.