Emilia-Romagna: valore della produzione agricola in calo del 2%
A trainare la Plv al ribasso ci sono diverse produzioni vegetali, in particolare i cereali autunnali (mais, sorgo), che hanno fatto registrare crolli di produzione anche del 50% a causa della fortissima siccità, le barbabietole per cui si stima un crollo della produttività anche del 30 per cento, soprattutto nelle province occidentali: per questo settore nonostante sia stata seminata una superficie superiore del 25% a quella dell'anno scorso (26 mila ettari quest'anno contro i 20 mila dell'anno scorso) sono state raccolte complessivamente il 2,4% di radici in meno.
La frutta, nonostante prezzi superiori al 2011, ha risentito della scarsità d'acqua nelle aree della regione dove non era possibile irrigare, facendo registrare cali che hanno raggiunto i massimi per le pere (-19%), le mele (-11%) e le nettarine (-6,5%). Segnata dalla siccità anche la produzione di pomodoro che ha fatto registrare un calo produttivo medio attorno al 15%, con punte del 30-40% nelle zone ferraresi.
A salvare la produzione da un crollo verticale sono stati i cereali estivi, con il frumento tenero e duro che hanno fatto registrare incrementi di produzione superiori al 25% grazie ad una resa per ettaro superiore anche del 20% rispetto alla media degli altri anni e a prezzi più che soddisfacenti. Soddisfazioni anche dalla vendemmia: la siccità estiva ha determinato mediamente un calo di produzione attorno al 10%, con diminuzioni più marcate per le uve raccolte a fine agosto e nelle zone collinari dove sono assenti impianti di irrigazione.