I partecipanti alla Giornata di potatura dello scorso 4 dicembre nel Frutteto sperimentale della Fondazione Fratelli Navarra.
All'origine di tanto interesse, i concetti base e le operazioni della potatura del pero, mirati a una produzione equilibrata e costante nel tempo. Si tratta di tecniche affinate dalla sperimentazione, che hanno portato i pereti della Fondazione a rese superiori alla media produttiva della zona. La spiegazione è stata a cura dei tecnici della Fondazione Navarra: Mirco Stefanati, Denis Verzella e Albano Bergami.
"Tre sono gli obiettivi alla base della potatura - spiega a FreshPlaza Fabio Galli - Il mantenimento dell'equilibrio vegeto-produttivo dell'albero, l'ottimizzazione dell'intercettazione della luce per favorire la differenziazione a fiore delle gemme e la riduzione del periodo improduttivo dell'albero".
Prima di potare, bisogna valutare la classificazione dei diversi habitus vegetativi delle piante, caratterizzati in cinque gruppi che racchiudono i diversi modelli di fruttificazione delle più comuni varietà di pero.
A sinistra, un brindillo: ramo di un anno con gemma terminale mista che tende a differenziare nel secondo anno le gemme miste dalla base al 50% della sua lunghezza. A destra, un ramo vegetativo: ramo di un anno con gemma terminale vegetativa che tende a differenziare nel secondo anno le gemme miste dal 50% della sua lunghezza fino all'apice. "Quando si pota - dice Fabio Galli - si tende a rispettare maggiormente il brindillo per mantenere la differenziazione a fiore il più vicino possibile all'ossatura della pianta".
Confronto di gestione Abate Fétel e Kaiser
Presso il Frutteto sperimentale della Fondazione Navarra sono state dunque illustrate le operazioni di potatura delle due varietà di pero su due sistemi di impianto di cui si riportano le caratteristiche tecniche:
- La cultivar Kaiser, innestata su portinnesto Sydo, intermedio Butirra Hardy, è allevata a distanza di impianto: 3,3 x 0,80 m e densità di impianto: 3.787 piante/ha. Forma di allevamento: Fusetto
- La cultivar Abate Fétel, innestata su portinnesto Sydo, è allevata a distanza di impianto: 3,3x0,80 m e densità di impianto: 3.787 piante/ha. Forma di allevamento: Fusetto
Operazioni al primo anno
"Nel primo anno - spiega Fabio - le operazioni per Abate Fétel e Kaiser sono simili. Va innanzitutto eseguito il taglio di raccorciamento della cima e il riequilibrio della parte apicale della pianta mediante eliminazione dei rami. Tale operazione favorirà, al secondo anno, una ridistribuzione più omogenea dei rami sul tronco".
Il raccorciamento dei rami anticipati è fondamentale per strutturare quelle che diventeranno le future branche della pianta.
Dal secondo anno, alcune operazioni si diversificano rispettando quelli che sono i parametri di classificazione degli habitus produttivi.
Si effettuano operazioni come quella del raccorciamento della cima (nella foto sopra) per eliminare la dominanza apicale e favorire la schiusura delle gemme sottostanti determinando così quella che sarà l'altezza della pianta. Questa operazione è comune per tutte le varietà di pero.
Richiamo vegetativo delle branchette basali, operazione che, come le precedenti, si ripete negli anni successivi.
Come si differenziano le operazioni dal secondo anno in avanti
Appartenendo a classi di fruttificazione diverse, l'Abate Fétel e la Kaiser richiedono alcuni interventi specifici. Così, tenendo conto di una buona distribuzione, sull'Abate Fétel va mantenuta la maggior quantità possibile di brindilli, eccezion fatta per qualche ramo vegetativo, se ben posizionato (non assurgente).
La Kaiser, invece, per il suo habitus, accetta una maggior quantità di rami vegetativi, a condizione che l'inserzione del ramo stesso non sia troppo assurgente.
Ramo vegetativo non assurgente (Kaiser).
"Rispetto all'Abate Fétel - continua Fabio Galli - la Kaiser ha una potatura lunga, ossia le branchette laterali che rispettano i criteri del rapporto 1:3 con l'asse centrale si raccorciano esclusivamente quando la carica di gemme miste terminali è eccessiva. Generalmente, poi, si raccorciano a ridosso di una lamburda per permettere la differenziazione a fiore negli anni a venire ed evitare l'alternanza di produzione".
"Nell'Abate Fétel, invece, per favorire l'allegagione, tali branchette vengono raccorciate almeno di un 50% della loro lunghezza, tenendo sempre presente la giusta proporzione tra il numero di gemme miste e calibro della branchetta stessa", precisa Fabio.
Esempio di gestione della cima della pianta di Kaiser.
Esempio di gestione della cima della pianta di Abate Fétel.
Gestione della struttura della pianta
"La differenza tra la gestione di una pianta di Abate Fétel rispetto a una pianta di Kaiser nel periodo produttivo – prosegue Fabio Galli - sta nella vita media, 3-4 anni, delle branchette che costituiscono lo scheletro dell'astone della Kaiser. Successivamente, esse tendono a superare il rapporto 3:1 con l'asse centrale e quindi vengono asportate attraverso il taglio a becco di luccio per la rigenerazione di nuovi brindilli dai quali, con il loro invecchiamento, si struttureranno le nuove branchette. Quindi, in sostanza, le branchette entrano all'interno di una rotazione di 3-4 anni al massimo".
"Per quanto riguarda l'Abate - conclude Fabio - le branchette possono avere vita decisamente più lunga, anche di 5-6 anni. La gestione delle branchette viene effettuata attraverso richiami vegetativi all'estremità della branchetta stessa. Questi richiami vegetativi hanno il compito di mantenere la branchetta in vita e di evitare l'alternanza".
Nelle foto sotto, sono riportati tre esempi di branchette con differenti tipologie di vigore.
Per maggiori informazioni sulle principali operazioni di potatura, si può accedere al sito internet della Fondazione Navarra dove, previa registrazione, è possibile anche visionare l'archivio fotografico della potatura e della gestione di diversi impianti riguardanti le più importanti cultivar di pero presenti nel territorio Ferrarese.
Le prossime "lezioni di potatura" si terranno l'11 e il 18 dicembre 2012 e il 15 gennaio 2013. Per partecipare occorre registrarsi presso la segreteria della Fondazione Navarra: [email protected].
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