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Regno Unito: i supermercati lamentano una possibile carenza di ortofrutticoli in vista del Natale

I consumatori inglesi sono stati avvisati che potrebbero verificarsi carenze di ortaggi invernali di produzione locale per le festività del Natale, poiché i produttori del Regno Unito devono fare i conti con le conseguenze di alluvioni devastanti e di un clima sfavorevole alle loro colture.

I supermercati hanno dichiarato che potrebbero essere costretti a importare alcuni dei prodotti che costituiscono gli ingredienti base della tradizionale cena di Natale - in particolare patate e cavolini - mentre le carote locali saranno più piccole a causa delle difficili condizioni di coltivazione. Non si può prevedere l'offerta di cavolfiore e i rivenditori potranno rifornirsi di cavolo rosso dall'estero soltanto da aprile 2013 in poi.



Le prime previsioni della British Growers Association (BGA) suggeriscono che ci dovrebbe essere un quinto in meno di cavolini di Bruxelles quest'anno, a causa del clima; anche la pastinaca ha avuto una stagione di scarsità. Le patate hanno sofferto sia la siccità estiva - che può portare alla decolorazione - sia il diluvio di pioggia, che ne ha reso difficile la raccolta (vedi anche notizia su FreshPlaza del 28/11/2012).

La situazione è però peggiorata nelle aziende agricole di tutto il Regno Unito, per le precipitazioni abbondanti che stanno arrestando la crescita dei cavolini o li stanno portando a marcire. I dati nazionali della catena di supermercati Morrisons sulla base delle informazioni fornite dagli agricoltori rivelano che il raccolto di cavolini si è ridotto di circa il 30%, cosa che costringerà a ricorrere all'importazione tramite rivenditori di generi alimentari. L'obiettivo resta però quello di offrire il 100% dei cavolini britannici questo Natale.

Lo stesso supermercato riferisce che il volume minore del raccolto di patate del paese potrebbe anche qui costringere ad importare prodotto, mentre il raccolto di carote è inferiore del 15%, con una minore produzione a causa della ridotta esposizione alla luce solare e di sfavorevoli condizioni di coltivazione. Il volume di pastinaca nazionale è in diminuzione del 15%.

Andrew Garton, direttore per la produzione e orticoltura presso Morrisons, ha detto: "Poiché acquistiamo più frutta e verdura direttamente dagli agricoltori britannici rispetto a qualsiasi altro grande supermercato, sappiamo quanto sia stato difficile quest'anno. Il volume delle colture britannici è in calo, ma stiamo facendo tutto il possibile per garantire che i clienti possano ancora acquistare prodotti locali. Ciò significa però che devono essere flessibili, accettando anche prodotti un po' deformi che tuttavia hanno un sapore altrettanto buono come la controparte che presenti un aspetto impeccabile".

Marks & Spencer rivela che i suoi fornitori stanno facendo di tutto per essere in grado di fornire il 100% di cavolini britannici durante questo inverno, ma potrebbero non esserci garanzie, a fronte della variabilità delle condizioni meteorologiche.

Alcuni supermercati sono più ottimisti. Una portavoce di Asda ha dichiarato: "Non ci aspettiamo alcun problema nella disponibilità di ortaggi per la classica cena di Natale quest'anno. Abbiamo affrontato e superato sfide meteorologiche per tutta la stagione e lo abbiamo fatto lavorando a stretto contatto con i nostri produttori. Asda non aumenterà comunque i prezzi, anche in presenza di minori forniture".

Nel frattempo, la National Farmers Union ha avvisato che il tempo cupo avrà un effetto finanziario devastante sul settore, e che costerà agli agricoltori britannici oltre 500 milioni di sterline - con gran parte dei danni non coperti da assicurazione.

Circa il 13% del raccolto nazionale di patate - 822.200 tonnellate su 19.500 ettari - è andato distrutto o è rimasto nel terreno per due mesi dopo il primo diluvio, per un danno stimabile in 97 milioni di sterline.

Il sindacato ha detto che la coltivazione dei cereali e la coltivazione della barbabietola da zucchero hanno subito un destino simile. Inoltre, il raccolto di grano per il prossimo anno potrebbe essere diversi milioni di tonnellate inferiore rispetto al 2000 a causa delle cattive condizioni di coltivazione e ai terreni saturi d'acqua, con una perdita stimata, per i coltivatori, di ben 300 milioni di sterline!

Fonte: TheGuardian.co.uk

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: