Ecuador: allerta circa i rischi dei fitofarmaci usati nelle piantagioni di banane
Il documento è il risultato di una ricerca condotta dal 2010, effettuata in seguito alla presentazione di un reclamo da parte di Jorge Acosta Orellana.
Acosta ha indicato la presunta esistenza di un abuso nei confronti dei dipendenti, di una mancanza di controllo e di gravi problemi di salute sia nelle piantagioni di banane che nella popolazione della zona, causate dalla somministrazione aerea e manuale di fitofarmaci.
Il rapporto dell'ufficio del difensore civile, che comprende i passi effettuati per l'indagine, dichiara che "i rapporti del ministero della salute, del Magap (ministero ecuadoriano dell'agricoltura, bestiame, acquacoltura e pesca) e dell'Istituto Ecuadoriano per la Sicurezza Sociale sono schiaccianti. Mettono, infatti, in evidenza che i problemi respiratori e di avvelenamento risultano accentuati nelle popolazioni esposte all'uso di sostanze chimiche nebulizzate, e che i pericoli e i rischi per la salute sono altamente evidenti."
Di conseguenza è stato deciso dalle autorità di competenza di condurre un'indagine per determinare i rischi per la salute di fitofarmaci come siganex 600, volley, opal, tunic, still, tilt, mancozeb II, calixin, gramoxone e glifosate.
L'uso di glifosate è stato messo in discussione da Ecuador e Colombia per via dell'applicazione aerea effettuata per eliminare le piantagioni di coca situate al confine.
Julio Escala, presidente del Centro Agricolo Simon Bolivar, ha riferito che questo prodotto viene usato nella nazione per eliminare le erbacce e viene applicato via terra. Ha riferito che i lavoratori dovrebbero indossare delle protezioni durante la somministrazione.
Nel frattempo, Pompilio Espinoza, rappresentante dei produttori di banane di Cañar, ha riferito che la priorità è quella di costituire un ente che conduca ricerche sugli effetti delle sostanze chimiche sugli umani e sull'ambiente. Attualmente, invece, avviene solo una regolazione della concentrazione al momento dell'applicazione delle sostanze.
Il rapporto dell'ufficio del difensore civile ha domandato al ministero dell'ambiente anche di "richiedere che tutte le società che producono banane, ottengano le rispettive licenze ambientali prima del completamento di attività dove verrà utilizzata l'applicazione aerea delle sostanze come metodo per controllare gli insetti o le fitopatie".
Viene sottolineato che tali applicazioni dovrebbe essere effettuate ad almeno 200 metri dalle aree abitate. A dicembre 2011, il Direttorato Generale dell'Aviazione Civile ha proibito l'applicazione aerea entro i 200 metri.
Inoltre, è stato consigliato al ministero per le relazioni lavorative di effettuare delle ricerche nelle piantagioni di banane. Viene suggerito di "impiegare lo staff necessario per effettuare una campagna di registrazione dei lavoratori ai sistemi di sicurezza sociale e di verificare aspetti come ore di lavoro e remunerazione."
Fonte: Eluniverso.com