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Ieri 19 novembre 2012

Presentato a Vignola il progetto MaC: Museo all'aperto del Ciliegio

Si è tenuta ieri, 19 novembre 2012, nella sala consiliare del Municipio di Vignola (MO) la presentazione del progetto MaC - Museo all'aperto del Ciliegio, in presenza di Mauro Scurani - assessore all'Ambiente del Comune di Vignola, e di Stefano Lugli, del dipartimento di Colture arboree dell'Università di Bologna.

"Grazie al finanziamento di Fondazione di Vignola, Comune di Vignola, Istituto superiore di Agraria Spallanzani e del Consorzio della bonifica Burana - ha spiegato Scurani - il progetto si propone di mettere a disposizione di quanti interessati un luogo che, pur mantenendo le caratteristiche produttive, mostri l'evoluzione della coltivazione del ciliegio nel vignolese, confrontando tradizione e innovazione, fino a costituire, appunto, una specie di Museo all'aperto del ciliegio (MaC). Grazie alla collaborazione dell’Università di Bologna, AUB e DiPSA, sarà fornito il necessario supporto scientifico alla progettazione e gestione dell'area".

La superficie è suddivisa in cinque aree tematiche (nella foto sotto): l’area didattica vera e propria; il cosiddetto impianto storico in cui è ricostruita la piantata tradizionale (ovvero ciliegi con sesti di impianto di 10x10, maritati alla vite, e la parte centrale coltivata ad orto e cereali); l'area vecchie varietà (con tutte le cultivar tipiche della primissima frutticoltura vignolese, quindi mele, pere e susine); l'area impianto fitto, un campo dimostrativo di portinnesti "nanizzanti" per la realizzazione di ceraseti ad alta densità e, infine, l'area di sosta.



Insomma, un percorso paesaggistico attraverso le forme del ciliegio di ieri e di oggi, e la riscoperta delle antiche varietà della frutticoltura vignolese.

"Il percorso tematico-didattico e sperimentale - ha aggiunto Lugli - verrà realizzato mettendo a dimora i selvatici, diversi secondo le distanze e le forme, che verranno successivamente innestati con le varietà tipiche di Vignola, una o più per ogni forma di allevamento. Le piante verranno poste a dimora rispettando distanze, sesti e densità decrescenti, secondo uno schema che potrebbe riassumersi in queste tipologie storiche di conduzione, uno o più filari per tipologia:
  • la coltura dei tre strati – tre colture (VLHDP),
  • il vaso libero impalcato alto specializzato (LHDP),
  • il vaso a tre-quattro branche impalcato medio (MHDP),
  • la palmetta (MHDP),
  • la bandiera (MHDP),
  • il vasetto basso (HDP),
  • il fuso o fusetto (HDP),
  • il cordone verticale (VHDP)
  • e la forma a ipsilon (VHDP)".
La riqualificazione dell'area – che avverrà nel corso del 2013 - sarà seguita, presumibilmente nel 2014, da iniziative di comunicazione e informazione facenti capo a un sito web dedicato, che raccoglierà documentazioni, immagini e ricerche dedicate alla cerasicoltura vignolese. Altre iniziative riguarderanno le visite guidate dell'area in occasione della Festa della Fioritura, di "Vignola è tempo di ciliegie" e, su appuntamento, durante il periodo aprile-giugno, la Mostra fotografica dedicata al sistema tradizionale di irrigazione e alcuni video con interviste a "vecchi" produttori di ciliegie.