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La produzione italiana di nocciole risulta in calo del 30% nel 2012

Con i suoi circa 70.000 ettari, di cui il 98% concentrati in Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia, la nocciola italiana rappresenta un tassello fondamentale di alcune aree rurali italiane, che annoverano questo frutto come elemento distintivo della propria produzione agroalimentare.

A causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito le zone di coltivazione, la produzione 2012 risulta in flessione rispetto allo scorso anno, soprattutto in Campania e nel Lazio. Secondo i dati dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola e della Coldiretti, la produzione è stata di circa 90.000 tonnellate, in flessione del -30% rispetto al 2011.

Le ragioni di questo calo sono dovute alla forte siccità che, tra luglio e agosto, ha colpito le zone di coltivazione di questo frutto. Tuttavia gli addetti ai lavori segnalano come la qualità del raccolto sia buona. Attualmente, il prezzo medio delle nocciole italiane è pari a circa 2,27 euro/kg, e risulta stabile rispetto allo scorso anno.

Il nostro Paese è il secondo produttore al mondo di nocciole, dietro la Turchia, leader incontrastato del settore. Per quanto riguarda l'export, nei primi 7 mesi del 2012 l'Italia ha spedito nel Mondo circa 8.100 tonnellate di nocciole sgusciate. Le principali destinazioni delle nocciole italiane sono Germania (5.500 tonnellate), Francia (2.600 tonnellate), Svizzera (1.400 tonnellate), Austria (771 tonnellate) e Spagna (615 tonnellate).

Fonte: Ufficio stampa Associazione Città della Nocciola / qualivita.it
Data di pubblicazione: