Come dichiarato a FreshPlaza da Marco Eleuteri, direttore commerciale della Aop Armonia: "Il ritardo si deve all'andamento climatico quasi estivo registratosi nei mesi di settembre e ottobre. Tale fenomeno delle estati lunghe, che tende a ripetersi, sta in parte vanificando l'introduzione e la diffusione in Italia di varietà precoci di clementine, come il Caffin, e soprattutto medio-precoci come lo Spinoso, che nel corso dell'ultimo decennio hanno modificato il calendario di raccolta delle clementine, anticipandone l'inizio dai primi di novembre alla prima decade di ottobre. Alte temperature persistenti anche in autunno, infatti, riducono notevolmente l'anticipo di maturazione e colorazione dei frutti, producendo in molti casi degli accavallamenti varietali nell'offerta".
"Per quanto riguarda i nostri soci produttori - prosegue Eleuteri - abbiamo infatti osservato che la varietà Caffin, che nel 2010 aveva raggiunto la piena colorazione intorno al 7/8 di ottobre, quest'anno ha invece raggiunto una maturazione accettabile intorno al 15/16 di Ottobre. Lo stesso può dirsi per la varietà Spinoso per la quale nel 2010 la raccolta ebbe inizio il 19/20 di ottobre, mentre quest'anno è stata posticipata al 28/29 dello stesso mese".
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Come sottolineato dal direttore commerciale, il fenomeno del ritardo di maturazione ha interessato anche le produzioni di clementine spagnole: nonostante questo, però, la Spagna ha praticamente dominato da sola i mercati agrumicoli europei per tutto il mese di ottobre, con buoni risultati per gli agricoltori di quel Paese.
"Ciò si deve - spiega Eleuteri - alla crescente diffusione, in Spagna, di varietà cosiddette super-precoci, come tutte le mutazioni di Oronules (Prenules, Cultifort, Basol, Clemenrubi, etc. o la recente Clemensoon di Anecoop), nonché l'estensione delle superfici destinate appunto alla varietà Oronules (con maturazione leggermente più tardiva rispetto a quelle appena elencate) notevolmente superiore a quella destinata in Italia al nostro Caffin (si tratta praticamente della stessa varietà). In tal modo, i produttori spagnoli riescono comunque a disporre di quantitativi importanti di prodotto con almeno 20 giorni di anticipo rispetto alle produzioni di clementine italiane, accumulando così un vantaggio competitivo importante fin dall'inizio della stagione agrumicola".
Rispetto alle quotazioni di mercato, Eleuteri segnala: "Si riconferma un buon andamento di tutte le varietà molto precoci e precoci (Clemenrubi, Caffin e Spinoso), mentre per le medio-precoci saranno determinanti i prossimi 7/8 giorni. Infatti il ritardo di maturazione di queste varietà (per ciò che ci riguarda Corsica 2, Sra 89, Esbal) ha prodotto in molti casi un accavallamento con l'inizio della raccolta di clementine della tipologia Comune, specie quelle coltivate negli areali produttivi italiani più precoci come la Piana di Corigliano. Solo tra qualche giorno sapremo quanto e come questa "coda" produttiva, che riguarderà tutta la prima metà di novembre, influirà sulle quotazioni di mercato delle suddette clementine medio-precoci".
"Per quanto riguarda le varietà già terminate (Caffin e Spinoso) le quotazioni per il prodotto raccolto e consegnato alla nostra Associazione per essere poi confezionato hanno permesso al produttore di realizzare, in base alla qualità, da 0,70 a 0,80 per la varietà Caffin, e da 0,50 a 0,70 per la varietà Spinoso".
Sul proseguo della campagna, il direttore commerciale della AOP Armonia conferma le attese di una minore produzione rispetto all'anno scorso per la varietà Comune, congiuntamente ad una migliore distribuzione dei calibri (che dovrebbero risultare mediamente più grandi). "Se queste attese saranno confermate - dichiara Eleuteri - le quotazioni potrebbero essere mediamente superiori rispetto a quelle dello scorso anno. In tutta onestà, però, dovremo fare i conti anche con alcuni fattori congiunturali che potrebbero minare negativamente le performances di mercato dei nostri prodotti: in primis la crisi economica che sta riducendo i consumi delle famiglie in tutta Europa, specie in Italia, principale mercato di sbocco per le clementine nazionali".
Eleuteri conclude: "Non dobbiamo poi dimenticare una considerazione di carattere strutturale: oggi purtroppo non è la produzione italiana di clementine a determinare l'andamento dell'offerta di prodotto nel mercato, compreso quello domestico, bensì è quella spagnola. Pertanto ogni nostra previsione deve fare i conti con quanto succede in Spagna; dal punto di vista dell'offerta sul mercato, infatti, sono le clementine spagnole a determinarne l'andamento, non certo le nostre".
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