Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Per la crisi, 3,7 milioni di italiani nelle mense dei poveri nel 2012 (+9%)

Con la disoccupazione nel 2012 aumentano in Italia anche gli "affamati" con un incremento del 9 per cento delle persone che sono state costrette a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case. E' quanto emerge da un analisi della Coldiretti, in occasione della diffusione dei dati Istat sulle prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013.

Gli italiani indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari hanno raggiunto - sottolinea la Coldiretti - quasi quota 3,7 milioni, il massimo dell'ultimo triennio, secondo la relazione sul 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012', realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA).

Per effetto della crisi economica e della perdita di lavoro si sta registrando - precisa la Coldiretti - un aumento esponenziale degli italiani senza risorse sufficienti a sfamarsi che erano 2,7 milioni nel 2010, sono saliti a 3,3 milioni nel 2011 ed hanno raggiunto il massimo di 3,7 milioni nel 2012 (3.686.942). Una situazione drammatica che rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa.

Secondo l'indagine Coldiretti/Swg quasi una famiglia su quattro (24 per cento) si trova in difficoltà economiche, con un aumento del 3 per cento rispetto allo scorso anno, ma quasi la metà degli italiani (48 per cento) pensa che la propria situazione sia destinata addirittura a peggiorare in futuro. Il 51 per cento delle famiglie dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell'8 per cento non ha un reddito sufficiente nemmeno per l'indispensabile.

C'è però anche - continua la Coldiretti - un 40 per cento di italiani che vive serenamente senza particolari affanni economici e l'1 per cento che si può concedere dei lussi. Le difficoltà familiari - sostiene la Coldiretti - si trasferiscono nei consumi e contribuiscono ad alimentare un clima di recessione che fa prevedere alla maggioranza degli italiani (51 per cento) un peggioramento della situazione economica dell'Italia.

"E' necessario rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare "la necessità di sostenere la ripresa dei consumi".
Data di pubblicazione: