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Dai supermercati ai social: le tendenze globali della vendita al dettaglio

Durante l'Eurofruit Congress Southern Hemisphere, tenutosi a Città del Capo, in Sudafrica, dal 17 al 19 ottobre 2012, Matthew Stych - responsabile ricerche presso l'inglese Planet Retail – ha relazionato sulle tendenze globali della vendita al dettaglio dei prodotti alimentari.


Nel moderno settore alimentare globale, gli ipermercati restano il canale privilegiato di vendita, ma la crescita sta rallentando, con le vendite non alimentari a rilento e la saturazione del settore. Clicca qui per un ingrandimento della tabella.


Secondo Stych, ipermercati e superstore soffrono di una crescita più lenta nei paesi più grandi e sviluppati come il Nord America (+4%) e l'Europa Occidentale (+2%), rispetto a quanto accade in Europa centro-orientale (+9,9%), America Latina (+7,5%), Medio Oriente e Africa (+11,1%) e Asia-Oceania (+9%). Vedi schema qui sotto:


Clicca qui per un ingrandimento della tabella.

"I rivenditori sono costretti a sperimentare e adattare i loro superstore per fidelizzare i clienti e mantenere i propri obiettivi in un mondo che cambia", ha detto Stych, che ha portato gli esempi dei "reparti self-discount" negli ipermercati Jumbo Auchan in Portogallo e dei Carrefour Drive in Francia. Carrefour sta anche convertendo alcuni negozi alla versione "cash&carry" ad Atacadão, in Brasile. In Messico, Walmart ha avuto successo con il format Bodega Aurrera, ipermercato compatto caratterizzato da prezzi molto "aggressivi". Queste nuove proposte hanno avuto successo.



Per quanto riguarda supermercati e negozi di vicinato, con il canale retail che continua a crescere, le aziende hanno bisogno di differenziarsi dai loro concorrenti.


Tra le principali tendenze globali, Stych ha evidenziato come l'acquirente (per età, stato sociale e stili di vita) e il mercato (per caro benzina, saturazione, leggi, urbanizzazione) stiano cambiando in modi che favoriscono i piccoli negozi e le distanze inferiori rispetto ai negozi più grandi.

Un'altra tendenza riguarda lo spostamento verso lo shopping online, basti pensare che Amazon entro il 2016 diventerà uno dei 5 più importanti operatori commerciali al mondo. Per fare ciò, sta rapidamente organizzando la sua presenza in altri settori, altre aree geografiche e partnership.


L'E-commerce è in fase di implementazione da parte di tutte le più importanti insegne internazionali. Le applicazioni per gli smartphone e gli "shopping walls" (un innovativo strumento pubblicitario e di vendita che sfrutta la tecnologia del QRcode. Un muro su cui sono rappresentati diversi prodotti come se fossero disposti sugli scaffali e acquistabili col proprio smartphone grazie al QrCode associato) vengono utilizzati per semplificare il processo di acquisto del consumatore, ampliandone al contempo le possibilità

I rivenditori mirano a sfruttare le reti dei negozi per fornire un servizio multicanale. E via via che i negozi di grandi dimensioni stanno rallentando la loro espansione, i rivenditori si concentrano sul lancio di negozi di piccole dimensioni. L'acquisto nei negozi di vicinato (o di prossimità) sarà la prossima grande sfida, a scapito del canale commerciale tradizionale.

La fine del 2011 ha visto l'apertura del primo "Fresh & Easy Express" di Tesco negli Stati Uniti, e il lancio da parte di Walmart del suo primo 'Walmart Supermercado' in Argentina. Nel 2012 sono stati aperti 200 punti vendita Carrefour Express in Francia mentre Ahold sta cercando di far partire dei negozi di piccole dimensioni in Svezia e in Germania.


Il negozio di prossimità porterà l’attenzione sugli alimenti "to go", facili da consumare in quanto già pronti all'uso.

I piccoli negozi al dettaglio consentono di personalizzare sia il negozio che l'offerta; così, ad esempio, l'insegna Lotte Shopping sta segmentando i negozi di piccole dimensioni, mentre Hong Kong registra una crescente diversificazione dell'offerta.

I social network, inoltre, stanno diventando un mezzo essenziale per connettersi con i clienti e gestire i feedback ricevuti, tuttavia il cosiddetto S-commerce (cioè il commercio sui social) non si affermerà in modo significativo nel medio periodo. Stych ha citato a tal proposito una frase di Rick Bender, responsabile marketing globale per Walmart, il quale ha detto: "Il social media è un libero gruppo di discussione di massa che si riunisce in tempo reale. E lo fa con o senza il vostro permesso".

I rivenditori sono impegnati piuttosto ad ottenere fiducia e approvazione da parte dei clienti sulle loro private label (prodotti a marchio dell'insegna stessa): ed ecco ad esempio che una catena come Asda incoraggia questo tipo di scambio sulla sua pagina Facebook.

Alla fine del 2011, Metro in Germania ha lanciato un sito online che permette ai clienti di scegliere tra più di 2.500 articoli della sua private label. E, entro la fine del 2012, quasi 5.000 prodotti della linea Carrefour saranno stati valutati dal proprio panel di acquirenti online.


I programmi fedeltà via Internet vengono utilizzati per offrire prezzi specifici ai singoli acquirenti: "Se la nostra conoscenza del consumatore è corretta, la personalizzazione è davvero un suo desiderio, in questo momento".

Poiché i rivenditori perseguono un approccio multicanale, i fornitori dovranno adattarsi ed essere flessibili, al fine di soddisfare le diverse esigenze. Secondo Stych, i retailer dovranno cambiare le abitudini degli acquirenti e favorire la crescita dell'e-commerce o del "click e collect" per un futuro con meno iper e più negozi di piccole dimensioni.

I rivenditori dovranno offrire agli acquirenti motivi convincenti per visitare i negozi: servizio, emozione ed esperienza sono alcuni delle modalità che dovranno essere esplorate. Per garantirsi dei margini, il piccolo negozio deve invece prevedere soluzioni intelligenti e segmentate.

Per orientare e fidelizzare l'acquisto, i rivenditori dovranno mettere il consumatore in condizione di fare la spesa quando e dove voglia. I rivenditori, infine, saranno impegnati con i clienti in un modo nuovo, in una sorta di comunicazione vis a vis.

Per ulteriori approfondimenti, leggi anche i precedenti articoli:

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