Rovigo: un'annata agraria difficile per siccita' e costi
"Un'annata veramente difficile - afferma il presidente di Coldiretti Rovigo Mauro Giuriolo - segnata da una grave siccità, che si è protratta per tutta l'estate e che ha compromesso oltre il 50 per cento delle coltivazioni; la minore produzione si è combinata con l'aumento dei costi, dovuti all'energia per irrigare, al caro carburante ed, in genere, a tutti i mezzi tecnici, e questo ha inciso negativamente sui bilanci delle aziende, soprattutto quelle che producono le grandi colture cerealicole, che sono la maggior parte delle imprese agricole polesane".
"La siccità straordinaria - prosegue - che ha portato la Regione Veneto a decretare lo stato di eccessiva avversità atmosferica (e ci auguriamo che il Governo deliberi conseguentemente) ha mostrato ancora una volta che il Polesine è una terra fragile sotto l'aspetto idrogeologico, che necessita di opere di bonifica, che soffre per l'abbassamento del suolo e per la risalita del cuneo salino e che, paradossalmente, può anche andare in carenza d'acqua, per cui diventa fondamentale potenziare gli impianti di irrigazione e studiare incentivi per sviluppare quei sistemi d'irrigazione che consentono il maggior risparmio d'acqua".
"Le orticole - aggiunge il direttore di Coldiretti Adriano Toffoli - hanno sofferto principalmente per una crisi dei prezzi alla produzione, che nei primi sette mesi dell'anno sono restati a livelli medio bassi, in particolare è stata penalizzata l'insalata di Lusia IGP. La situazione è leggermente ripresa a partire da agosto in avanti. L'aglio bianco polesano DOP, invece, coltura che è maturata prima degli eventi siccitosi, non ha risentito della scarsità di precipitazioni se non per qualche partita di pezzatura inferiore alla media. Ma questa coltura sta soffrendo soprattutto per i prezzi alla produzione non soddisfacenti ed, anzi, inferiori rispetto al 2011".
"Anche la frutticoltura, principalmente pesche, mele, pere e kiwi - prosegue Giuriolo - ha sofferto per la siccità, ricavando pezzature inferiori ed un calo di produzione media del 30-35 per cento rispetto al 2011, ma con prezzi più soddisfacenti dell'anno passato".