"Occorrerà forse pianificare meglio gli aspetti applicativi della norma e in corso d'opera si dovranno fare degli aggiustamenti, ma condividiamo l'obiettivo finale".
Questo nella sostanza il commento rilasciato a FreshPlaza da Valentino Di Pisa - vicepresidente vicario di Fedagromercati, l'associazione nazionale che riunisce i commercianti del mercato ortofrutticolo, e presidente di Fedagromercati ACMO Bologna - sull'applicazione dell'art.62 del decreto Liberalizzazioni.
Se di fronte alla prima bozza del disegno di legge – quando veniva richiesta la forma scritta dei contratti di cessione di frutta e verdura – il settore era piuttosto impensierito per l'ingente numero di fornitori e compravendite, con le nuove regole il mondo dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso è piuttosto soddisfatto.
"I funzionari del ministero si sono dimostrati comprensivi e collaborativi e ora la fattura, che ha valenza di contratto scritto come da noi richiesto, semplifica di molto le operazioni con il mondo produttivo e i fornitori", dichiara Valentino di Pisa.
Come nel contratto scritto vanno indicati la durata, la quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo e le modalità di consegna e di pagamento, infatti, la fattura deve riportare le diciture: "Assolve gli obblighi di cui all'articolo 62, comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27" e anche "Prestazione unica coincidente con data fattura" per sottolineare la durata giornaliera del contratto. In alternativa, in mancanza del prezzo, i termini contrattuali vanno indicati sul documento di trasporto (DDT o bolla).
Lo spirito dell'articolo 62 è chiaro: regolarizzare i rapporti lungo la filiera, velocizzare i pagamenti e fissare il prezzo: "Con questa contrattualistica, che abbiamo contribuito a predisporre, riusciamo a disegnare il percorso che porta alla formazione del prezzo", continua infatti Di Pisa.
"I modelli di contratto che abbiamo predisposto per le diverse tipologie di vendita prevedono alcune clausole, tra cui le provvigioni e le modalità di scarico, che possono essere concertate tra le parti".
"Pur condividendo appieno lo spirito dell'articolo 62 e comprendendo la necessità di regole per la filiera, abbiamo qualche perplessità per quel che riguarda il rispetto dei termini di pagamento a 30 giorni", afferma Valentino.