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Terre da Frutta: un progetto Terremerse investe su innovazione e omogeneita’ di prodotto

La cooperativa Terremerse è da tempo impegnata nella pianificazione agricola e nella gestione di programmi di qualità e commercializzazione dei prodotti al fine di offrire ai propri soci strumenti per aumentare la redditività del lavoro di campagna e valorizzare la loro offerta.


Panoramica dall'alto dei nuovi impianti. (Foto di Mattia Onofri)

Attenta alla ricerca e allo sviluppo, nel 2011 la cooperativa di Bagnacavallo (RA) ha deciso di investire su se stessa per la produzione di pere, mele, pesche e nettarine in terreni presi in affitto. Obiettivo principale è quello di adottare tutte le innovazioni a livello varietale e anche tecnico-colturale che consentano alla cooperativa di gestire un prodotto omogeneo, capace di garantire forniture costanti per il mercato.

Nella campagna 2011/12, Terremerse ha messo a dimora i primi impianti di frutteti nei terreni presi in affitto dalla Cab Agrisfera e dalla Cab Bagnacavallo-Faenza, nelle zone di Savarna (RA) e Faenza (RA), cui seguiranno nuovi impianti nel 2012/13 e 2013/14. In tutto, si tratta di una settantina di ettari interamente coperti da reti antigrandine e dotati di irrigazione antibrina e impianti di fertirrigazione.


Nuovi impianti di pere (a sinistra) e di pesche (a destra). (Foto di Mattia Onofri).

"Si tratta – spiega Marco Casalini, presidente di Terremerse – di un investimento che ci consentirà di garantire volumi omogenei in termini di qualità, certificazioni, caratteristiche organolettiche e salubrità per il consumatore. Per ottenere tali risultati applicheremo quelle che da sempre sono le linee guida dettate ai nostri soci, chiamati a prestare particolare attenzione a tutte le operazioni colturali, quali le lavorazioni, le concimazioni, ecc.".


(Foto Mattia Onofri).

Per ora sono stati impiantati 10 ettari di nettarine e 4 di pesche gialle, 9 ettari di Fuji, mentre quest'anno dovrebbero essere messi a dimora circa 25 ettari fra pera Abate e mele Gala e Fuji.

Per Casalini, "Terre da Frutta" rappresenterà una sorta di "vetrina di prodotti" per i soci, una testimonianza di come attuare con successo le raccomandazioni tecniche e gestionali di Terremerse.