L'Europa deve pagare di piu' se vuole mangiare uva brasiliana
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"Prevediamo una riduzione delle importazioni del 30% rispetto allo scorso anno. In questa stagione abbiamo dovuto far fronte a un aumento del 25% dei costi di produzione e di trasporto che, naturalmente, influisce sul prezzo di vendita al dettaglio, che dovrà essere molto più alto, se vogliamo consumare uva brasiliana di qualità".
"In Europa dobbiamo renderci conto che i fornitori, come la Cina, il Brasile e il Sud America si concentreranno sempre di più sui loro rispettivi mercati locali. Molti produttori stanno inoltre preferendo all'Europa l'Asia, dove le condizioni per l'esportazione sono più interessanti, dato che l'Unione europea richiede troppe restrizioni e certificati".
Pompelmi della Cina
Denimpex osserva la stessa situazione anche nel settore del pompelmo. "Le piccole imprese non possono più soddisfare gli standard europei, in particolare per quanto riguarda le quantità massime di residui ammessi. I mercati locali pagano molto meglio, al confronto. Probabilmente quest'anno assisteremo a un calo del 20% nelle forniture di pompelmo".
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Danny Deen
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