Museo della frutta di Torino fra i dieci piu' strani al mondo per Vanity Fair
Il servizio elenca e descrive una top ten delle migliori e più singolari raccolte che si possano vedere, dall’America al Giappone passando dall'Europa e in particolare dall’Italia. Da quello dedicato alla mente a quello degli oggetti inutili, dal museo delle spie di Washington a quello dei ramen (spaghetti) di Yokoama, dagli oggetti in metallo in Finlandia al currywurst di Berlino, dal museo dei Cavatappi di Barolo a quello della Frutta di Torino.
Collocato in via Pietro Giuria 15, questo piccolo gioiello accoglie una collezione con più di mille "frutti artificiali plastici" - mele, pere, susine, uva, albicocche e tutta una varietà alimentare oggi in parte perduta - realizzati nella seconda metà dell’Ottocento da Francesco Garnier Valletti e il patrimonio storico scientifico della Stazione Sperimentale Agraria (poi Regia Stazione Chimico-Agraria), costituita nel 1871 e divenuta, nel 1967, Sezione operativa di Torino dell’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante. Una straordinaria collezione pomologica per riflettere sul tema della biodiversità.