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In netta caduta le esportazioni brasiliane di succo d'arancia concentrato verso gli USA

Nonostante negli ultimi mesi siano riprese le esportazioni brasiliane di succo d'arancia verso gli Stati Uniti sotto forma di succo concentrato (FCOJ), è previsto che il Brasile concluda il 2012 con un volume di vendite complessive ben al di sotto di quello registrato per il 2011.

Secondo il bilancio dell'associazione degli esportatori brasiliani di agrumi CitrusBR, tra gennaio e settembre 2012, le esportazioni di succo d'arancia concentrato dirette negli USA sono crollate del 25% rispetto all'anno scorso, in seguito alla controversia riguardante la presenza nel concentrato di succo d'arancia di tracce del carbendazim, sostanza fungicida (vedi notizia su FreshPlaza del 15/02/2012).

"Abbiamo provveduto ad aggiornare l'intera filiera per soddisfare i requisiti imposti dagli Stati Uniti e il settore risulta già completamente adattato alle nuove disposizioni. Siamo stati in grado di ritornare tecnicamente agli standard precedenti prima del previsto," ha riferito il direttore esecutivo di CitrusBR, Christian Lohbauer.

Fino a settembre sono state inviate complessivamente 47.767 tonnellate di succo concentrato, rispetto alle 63.737 tonnellate inviate negli Stati Uniti nel 2011. A settembre, tuttavia, la quantità totale di succo concentrato inviato negli USA è risultata di 16.974 tonnellate, rappresentando un aumento del 72% rispetto alle 9.825 tonnellate di settembre 2011.

Nonostante l'eccellente risultato di settembre, CitrusBR prevede che la quantità totale di tonnellate che verrà inviata dal Brasile dovrebbe essere del 20% al di sotto delle 170.000 tonnellate inviate nel 2011. "Questa differenza con le quantità dell'anno scorso continuerà per via di un crollo nel consumo globale di succo d'arancia. Negli ultimi dieci anni, solo negli USA il calo dei consumi è stato del 25%," ha concluso Lohbauer.
Data di pubblicazione: