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Scozia: le importazioni di patate minacciano la produzione locale

La produzione scozzese di patate, che si trova attualmente in fase di scavatura, è in calo sia in termini di resa che in termini di qualità, tant'è che alcuni dei maggiori confezionatori stanno importando patate dall'Europa continentale per tener fede ai loro contratti di fornitura.

Il rischio potenziale derivante dalle importazioni, secondo i produttori scozzesi, è che si possano introdurre, insieme ai tuberi, anche indesiderate fitopatie. Pertanto, tutti gli importatori sono tenuti a contattare la Science and Advice for Scottish Agriculture (SASA) che monitora la salute vegetale con dettagli sull'origine dei tuberi.

Mentre non si registrano problemi con le patate in arrivo dalla Francia, alcune importazioni dalla Polonia sono note per aver originato focolai di marciume anulare e altre pericolose batteriosi, endemiche nel paese est-europeo che, per giunta, quest'anno è l'unico ad aver prodotto più patate di quanto servisse a soddisfare la domanda interna.

Nessuno lo ammette, ma la vera preoccupazione è che gli importatori più piccoli distribuiscano patate in Scozia senza prendere contatti con le autorità garanti della sicurezza vegetale.

Le importazioni stanno provocando altri tipi di dolori - finanziari per la precisione - poiché molti dei confezionatori hanno firmato a inizio stagione contratti di fornitura con i principali distributori e, nonostante l'enorme aumento dei costi delle patate, le consegne devono essere rispettate.

Allan Stevenson, presidente del Potato Council e uno dei principali produttori dell'East Lothian, ha descritto l'adempimento di questi contratti come "il grande problema" del settore pataticolo al momento.

Stevenson ha denunciato il fatto che molti produttori e confezionatori siano stati forzati a firmate i contratti a inizio stagione sulla base del principio del "prendere o lasciare", e questo prima che il clima pessimo della stagione colpisse le rese produttive, minando la qualità e incrementando i costi.

"Produttori e confezionatori sotto contratto con il mercato del fresco vengono martellati adesso e molti stanno perdendo tanti soldi - ha affermato Stevenson - I distributori si tengono tutto il margine e nulla arriva in fondo alla filiera. E' la stessa storia che si ripete nei settori caseario e dell'allevamento".

Come se non bastasse, Stevenson ha dichiarato che i costi di scavatura sono risultati molto più elevati del solito poiché i produttori hanno dovuto compiere l'operazione in condizioni climatiche frustranti.

Per quanto riguarda l'intera produzione pataticola inglese, Stevenson dichiara che è difficile da stimare, in quanto alcuni produttori hanno riportato rese ragionevoli e altri invece disperavano sia in termini di qualità che di resa.

L'ultimo rapporto di mercato del Potato Council riferisce che i campioni provenienti da tutte le aree produttive del paese mostrano problemi di scarto a causa di escoriazioni, inverdimento, crescita secondaria, spaccature, scabbia comune, danni da lumache, rottura dei tuberi, tuberi cavi, marciumi associati a ristagno di acqua e mancanza di calibri.

Fonte: The Scotsman
Data di pubblicazione: