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Crisi, Cia: l'Istat conferma le difficolta' dell'agricoltura

"I conti economici nazionali dell'Istat confermano le difficoltà dell'agricoltura italiana. Il valore aggiunto nel 2011 è sceso dello 0,4 per cento e la crescita tendenziale dello 0,9 per cento del secondo trimestre del 2012 non deve illudere più di tanto, visto che il calo congiunturale è stato dell'1,9 per cento. Il settore, purtroppo, paga in maniera pesante gli alti costi produttivi e contributivi, l'opprimente burocrazia e i prezzi all'origine che continuano a calare e in molti casi non sono per nulla remunerativi. Fattori negativi che, di fatto, hanno bloccato una ripresa che aveva cominciato a intravedersi nei primi tre mesi dell'anno, con una crescita del 4,9 per cento, risultando, rispetto ad industria e servizi, l'unico comparto produttivo a crescere". Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito ai dati diffusi ieri 4 ottobre.

"Nonostante i tanti problemi e la scarsa attenzione del governo nei suoi confronti, il settore primario - sottolinea Politi - dimostra di essere vitale e continua a 'tenere'. I problemi, tuttavia, si fanno sentire. Per gli imprenditori agricoli è una continua corsa ad ostacoli. Come le famiglie italiane, anche loro perdono il potere d'acquisto e riducono gli investimenti. Occorre intervenire in maniera efficace, altrimenti per le aziende possono esserci pericolosi rischi".

"La situazione delle imprese agricole, quindi, rimane ancora critica. Per tale ragione - aggiunge il presidente della Cia - rinnoviamo le nostre sollecitazioni al governo perché guardi con maggiore attenzione verso gli agricoltori italiani, sempre più nella morsa dei costi. Per comprendere la delicatezza del momento, è sufficiente vedere gli effetti che ha il 'caro-gasolio' per le aziende, sulle quali ora si è anche abbattuto l'ulteriore e gravoso onere dell'Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli".

"Davanti ad uno scenario così complesso, appare sempre più indispensabile l'adozione di politiche tese a valorizzare e sviluppare l'attività imprenditoriale agricola. Oltre alle misure urgenti per alleggerire il carico dei costi sostenuti dalle imprese, rinnoviamo al governo - conclude il presidente della Cia - l'appello per una nuova politica agraria nazionale, soprattutto in vista della riforma PAC post 2013".

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