Batteriosi del kiwi: nuovi risultati dimostrano l'efficacia di Amylo-X contro PSA
Nell'ambito del convegno SIPaV di Sassari è stato infatti presentato un poster (clicca qui per visualizzarlo - in lingua Inglese) che descrive i risultati ottenuti da una ricerca condotta e coordinata dal Enrico Biondi del DISTA dell’Università di Bologna con l’applicazione di Amylo-X contro il PSA del kiwi.
In particolare, dalla ricerca risulta una buona capacità di Bacillus amyloliquefaciens di inibire lo crescita del PSA nei fiori. Questo a conferma che la strategia di impiego di Amylo-X durante la fioritura permette di contenere lo sviluppo del batterio patogeno, un aspetto già verificato durante il 2012 da alcune prove di campo e dai risultati operativi del prodotto.
Inoltre, il poster riporta nuovi dati circa la persistenza ad alti livelli dell’antagonista, non solo nei fiori, ma anche sulle foglie di kiwi (fino a 21 giorni con una popolazione di 108 CFU/foglia). Questa scoperta apre nuove possibilità di impiego di Amylo-X, non solo in fioritura, ma anche durante tutto il periodo vegetativo, specialmente durante l’allegagione e anche in settembre-ottobre, in prossimità della raccolta.
Si ricorda che Amylo-X rimane ancora l’unico agrofarmaco al momento registrato in Italia contro il PSA del kiwi.
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