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Bestack: perche' scegliere ortofrutta italiana in cartone significa andare sul sicuro

Il 27 settembre scorso, durante Macfrut 2012, sono stati presentati i risultati di un progetto di ricerca biennale incentrato sulla valutazione degli effetti dell'imballaggio sulla contaminazione microbiologica dei prodotti ortofrutticoli, coordinato dalla professoressa Rosalba Lanciotti, dell'Università di Bologna – Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari di Cesena e promosso dal Consorzio Bestack.

Si tratta del primo studio effettuato in questo ambito. Fino ad oggi, infatti, la ricerca scientifica sugli aspetti igienico-sanitari dei prodotti ortofrutticoli e agroalimentari si è concentrata prevalentemente sulla parte produttiva e distributiva, mai sulle tipologie degli strumenti di trasporto, né sugli imballaggi.



L'analisi ha riguardato le principali tipologie di imballaggio per ortofrutta impiegate sul mercato - cartone ondulato monouso e cassette di plastica a sponde abbattibili riutilizzabili – ed è partita dall'analisi dell'igiene degli imballaggi usati per l'ortofrutta.

Complessivamente, negli imballaggi analizzati è stata riscontrata la presenza di una carica microbica non pericolosa per il consumatore ma in grado di alterare e ridurre la durata del prodotto fresco mentre, nello specifico, le cariche presenti negli imballaggi riutilizzabili sono risultate superiori a quelle riscontrate nel cartone.

Sappiamo però che la filiera ortofrutticola è caratterizzata da infinite variabili che influiscono sulle condizioni dei prodotti stessi e che quindi rendono complessa l'attribuzione univoca del deperimento dei prodotti all'assenza di igiene nell'imballaggio. Il secondo step della ricerca ha quindi previsto una situazione asettica nella quale cartone ondulato e plastica riutilizzabile sono stati messi a confronto alla pari, con la medesima carica batterica, al fine di misurare quanto il materiale di imballaggio incida nel trasferire le cariche batteriche.

Il cartone, per natura stessa del materiale, dotato di maggiore porosità, "affoga" i potenziali microrganismi trattenendo una parte della carica batterica e dunque trasferendone meno sul prodotto contenuto rispetto alla plastica riutilizzabile. I dati suggeriscono quindi l'importanza della pulizia e sanificazione degli imballaggi, del mantenimento della catena del freddo e della qualità della materia prima.

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Bestack, fondato all’interno di GIFCO – Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato – dalle principali aziende specializzate nella produzione di imballaggi in cartone ondulato a contatto con gli alimenti, è un Consorzio nazionale aperto e senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca logistica, economica, tecnico-industriale ed ambientale. Ad oggi raggruppa 9 soci pari a oltre il 95% della produzione italiana di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta: International Paper, Fustelpack, SmurfitKappa, Ghelfi Ondulati, DS Smith, Ondulor, Mauro Benedetti, Scatolificio Sandra e Trevikart.

Il Consorzio Bestack è promotore di una certificazione di qualità volontaria di prodotto degli imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta – Bestack Quality Approved - che garantisce identiche dimensioni a parità di formato, prestazioni di resistenza in relazione a peso e tipologia di prodotto contenuto, sostenibilità ambientale e alimentarietà degli imballaggi attraverso controlli e audit condotti da istituti esterni presso gli stabilimenti di produzione dei soci.

Per maggiori info visita il sito: www.bestack.com