Il settore dei surgelati investe in sostenibilita'
Romain Cools dell'azienda Vegebe è nel business da 15 anni. I cambiamenti più recenti di cui è stato testimone sono quelli nella logistica e nelle risorse sostenibili.
Secondo Romain, il business è un po' "risicato". Due le ragioni. "La prima è la stagnazione sui mercati europei in termini di consumo di cibi surgelati, il che porta ad una crescente competizione. Cerchiamo di rimediare a questo puntando ai clienti extra-europei. La seconda ragione è l'ulteriore competizione di paesi quali Polonia e Spagna. La Spagna in particolare ha ricevuto supporti governativi recentemente, il che la rende un formidabile avversario".
Romain ammette che la crescente competizione ha anche avuto qualche risvolto positivo. "Ci sono state molte innovazioni. Forse non così tante in ambito di produttività, ma in termini di tecnologie, immagazzinamento e logistica. Qualità e sostenibilità sono diventate le parole chiave".
Di recente, molte aziende come D'Arta, PinguinLutosa e Agristo, hanno collaborato con POM West-Vlaanderen nella realizzazione di un collegamento ferroviario verso l'Italia. "Stiamo guardando anche ad altri modi di migliorare la logistica. I miglioramenti nella sostenibilità non sono sempre visibili, ma ci sono - spiega Romain - Hanno luogo in ambito di energia, acqua, smaltimento dei rifiuti. Inoltre le organizzazioni collaborano sempre più per rendere il suolo agricolo più durevole".
Romain è convinto che il settore degli alimenti congelati sia più consapevole riguardo a energia e smaltimento dei rifiuti. "Usiamo tutto e tutto viene surgelato. Sui mercati del fresco, invece, molte rimanenze vengono buttate".
Per promuovere questi e altri benefici degli alimenti surgelati, il settore ha iniziato diverse campagne, molte delle quali al fine di migliorare l'immagine del settore. "Di certo, alcuni prodotti semplicemente non possono essere surgelati. Si pensi a lattuga e pomodori, devono essere mangiati freschi. Penso che il consumatore moderno mangi un mix di alimenti freschi e surgelati. E questo probabilmente non cambierà mai".
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