Argentina: uva in pericolo a causa degli ostacoli posti dal Brasile
Come riporta Diario de Cuyo, finora alle uve argentine è ancora negato l'accesso al paese senza che siano sottoposte a fumigazione con bromuro di metile (vedi notizia su FreshPlaza del 08/05/2012), la cui implementazione è difficile a causa della mancanza di infrastrutture adeguate, oltre che per i danni causati ai frutti, i costi e l'imminente raccolto a dicembre. Di conseguenza ci sono già esportatori che non saranno in grado di vendere la loro produzione, cosa che minaccia la forza lavoro nei campi e i produttori.
"Quest'anno sarà difficile esportare in Brasile, cercheremo di reindirizzare le vendite verso altre destinazioni, ma non è semplice" dichiara Adrian Sanchez dell'azienda di esportazione Cerro Blanco. "E' molto difficile perché ci sono esportatori che hanno come unica destinazione il Brasile. Si prevede un'annata molto complessa" afferma a sua volta Diego Nazareno.
Sia il ministro della produzione, Marcelo Alos, che il segretario delle politiche economiche, Leonardo Gioja, hanno intensificato nelle ultime settimane gli incontri con la Camera del commercio estero e con le autorità fitosanitarie di Senasa per portare avanti le negoziazioni affinché il Brasile elimini le barriere alle esportazioni di uva argentina; finora senza risultati.
Il governo provinciale ha deciso di aiutare il settore e investirà tra 1,5 e 2 milioni di pesos per la costruzione di un impianto per la fumigazione con bromuro di metile. Secondo il segretario all'agricoltura, Andres Diaz Cano, l'impianto avrà sede nel parco industriale di Albardón e sarà pronto per il prossimo novembre.
Fonte: infocampo