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Manovra, Guidi (Confagricoltura): “Il 2011 e’ l’anno della svolta. Contiamo sul Ministro Catania per una politica stabile che riequilibri il settore”

"Il 2011 è l’anno della svolta, ora si deve cambiare l’approccio ai problemi ed il modo di affrontarli. Questo cambiamento va pilotato. E’ una chance che non dobbiamo perdere perché tutti gli indicatori dicono che l’agricoltura a livello globale sarà il vero grande business del terzo millennio". Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, tracciando un bilancio di fine anno sui temi emersi durante l’assemblea generale dell’Associazione.

"Ciò potrà avvenire – ha sottolineato Guidi - a patto di portare avanti un modello di azienda inserita nel mercato, pluriattiva e capace di diversificare le proprie produzioni, con flessibilità e capacità di adattamento tali da poter fronteggiare anche le fluttuazioni dei listini e della politica". Il presidente di Confagricoltura ha così proseguito: "Quello che si sta concludendo è un anno di instabilità per il settore agricolo, acuita dall’ alternarsi al dicastero di via XX Settembre di tre ministri nel giro di dodici mesi. L’arrivo ora di Mario Catania - che è un tecnico con una lunga esperienza maturata all’interno del ministero ed a Bruxelles, ed a cui va il massimo appoggio e la totale fiducia di Confagricoltura - permette di invertire la rotta".

"A Bruxelles – ha ricordato Guidi - il ministro ha subito dimostrato la volontà di ricostruire un negoziato sulla politica comunitaria che non ci releghi solo al ruolo di pagatori netti. Non è questa la Pac del futuro che ci occorre per gestire, e magari vincere, le sfide dei prossimi decenni per una maggiore produzione".

Il presidente di Confagricoltura ha quindi concluso: "A livello nazionale apprezziamo l’impegno di Mario Catania di rendere più accettabile il quadro normativo intervenendo pure sul Milleproroghe in gestazione. Certo restano gli effetti di una manovra che penalizza il settore primario e che andrà rivista e riequilibrata, ma quello della proroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali è un primo importante segnale d’attenzione politica alle gravi difficoltà delle imprese agricole".
Data di pubblicazione: