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La UE stanzia 30,1 milioni di euro per promozione ed export agroalimentare

Dall’Italia frutta e verdura fresca in Cina, Norvegia, Russia, Medio Oriente, sud-est asiatico, ma anche prodotti biologici nostrani in Giappone, Cina e nel Nord America, e ancora fiori in Svizzera, Turchia e Ucraina, oltre a olio d’oliva negli Usa e in Canada. Sono questi i prodotti e le loro destinazioni per i quali la UE ha accordato all’Italia 5,36 milioni di euro per la loro promozione su quei mercati.

Decisione in risposta alle pressanti richieste dei produttori e degli operatori italiani ed europei. Ai fondi comunitari si aggiungeranno quelli nazionali, per un bilancio complessivo di 10,7 milioni di euro.

Parola del commissario europeo all’agricoltura, Dacian Ciolos, che ha indicato che sui 31 programmi presentati dagli Stati membri lo scorso giugno, ne sono stati selezionati 20 per un bilancio totale di 60,2 milioni di euro di cui 30,1 rappresenta il contributo europeo.

I quattro programmi italiani di promozione approvati da Bruxelles, su un periodo che va da uno tre anni, sono stati presentati da Assomela (in associazione con la francese Interfel) per l’ortofrutta fresca; Bioagricoop, Atif e Cib per l’agricoltura biologica; Unaprol per l’olio d’oliva e Florconsorzi per l’orticoltura. Le misure finanziate riguardano, tra l’altro, la partecipazione a eventi e fiere, l’organizzazione di campagne d’informazione sul sistema europeo delle denominazioni e indicazioni di origine protette e sull’agricoltura biologica.

Si metteranno in evidenza in particolare i vantaggi e i benefici del consumo di prodotti dell'UE, specialmente per quanto riguarda:
- la qualità;
- la sicurezza alimentare;
- l’igiene;
- la nutrizione;
- l’etichettatura;
- il benessere degli animali;
- i metodi di produzione rispettosi dell’ambiente.
Data di pubblicazione: