Varsavia: Luciano Trentini porta l'esperienza del CSO in sede europea per le linee guida della futura promozione agricola
Dopo la presentazione del Libro Verde sulla promozione e delle risposte pervenute attraverso la compilazione di un apposito questionario aperto a tutti coloro che volevano apportare il proprio contributo, l’Unione Europea ne discute i primi risultati confrontandosi con le organizzazioni che operano nel settore e che sono titolari di Progetti di Promozione.
Per la promozione in agricoltura l’Europa investe circa 50 milioni di euro l’anno con l’obiettivo di migliorare l’immagine e l’affidabilità dei prodotti europei salvaguardando la salute dei consumatori e garantendo la sostenibilità ambientale.
"L’export europeo di ortofrutta oggi vale 90 miliardi di euro - afferma Luciano Trentini - e tale trend deve essere mantenuto, anzi implementato, visto che i consumi in Europa sono in calo. E' necessario dunque che la UE accompagni sistematicamente le imprese con attività promozionale specifica per favorire le esportazioni e i consumi interni. L’Emilia-Romagna è fra le Regioni in Europa che in questi ultimi anni sta usufruendo di più delle risorse messe a disposizione dalla UE. In particolare, attraverso il CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli), i produttori soci hanno potuto promuovere i principali prodotti frutticoli nazionali sia sul mercato europeo che verso i paesi terzi, in particolare Russia, e USA".
"E’ stato grazie ai due progetti cofinanziati dal CSO – continua Trentini – Mr. Fruitness e European Flavors (Sapori d’Europa) che in questi anni si è potuta attuare un’azione di promozione internazionale che altrimenti non sarebbe stata sostenibile. Ed è sempre dall’Emilia Romagna, attraverso Alimos, che è partita la proposta di un Progetto promozionale per attenuare gli effetti devastanti della crisi E. coli sui consumi di ortofrutta".
"L’insieme di questi Progetti – conclude Trentini – ci ha permesso di maturare una esperienza importante in questi anni consentendoci di fare proposte concrete e fornire nuove indicazioni per le prossime programmazioni. Più risorse ai prodotti agricoli di qualità, maggiore flessibilità e una migliore visibilità per le imprese che cofinanziano i progetti sono stati gli elementi chiave sui quali si è animata la discussione nella numerosa platea dell’incontro di Varsavia. Ed è da queste discussioni così approfondite che senza dubbio la Commissione Europea potrà trarre spunti di sicuro interesse per il futuro".