L'intento è estremamente lodevole e ha già consentito di ridurre gli sprechi e di aiutare molte persone in difficoltà. Capita però sovente che ci siano quantità di materiale spropositate che non possono essere consumate in tempi ragionevoli e che vanno irrimediabilmente perdute.
Segrè ha dunque pensato di essiccare questi prodotti, allungandone così la vita di parecchi mesi e consentendone un utilizzo diversificato. Quindici giorni fa è stato installato un essiccatore solare alla comunità La Sorgente a Badolo (BO), dell'Opera Padre Marella, dove è stata messa immediatamente all'opera la macchina, ottenendo le prime mele essiccate in appena 3 giorni.
Claudio Menegatti, responsabile dell'azienda Termotend. S.a.s, fornitrice della macchina per l'essiccazione solare, spiega a FreshPlaza: "Questo sistema di essiccazione è molto semplice concettualmente, anche se utilizza materiali e tecnologie sofisticate. I cardini principali per avere una buona essiccazione sono essenzialmente tre: schermare il prodotto dalla luce diretta del sole, in quanto i raggi UV degradano velocemente i prodotti, avere una buona ventilazione, possibilmente con aria secca, e non superare i 50°C. Oltre questa temperatura, infatti, molte proprietà organolettiche si disperdono e si innesca un processo di cottura, ben diverso dall’essiccazione, che trasforma proteine e vitamine, impoverendo i prodotti trattati".
Nell'essiccazione solare si sfrutta il calore del sole per riscaldare l’aria, che aumentando il proprio volume diminuisce la percentuale di umidità che contiene, quindi vien fatta circolare attraverso i prodotti, in modo da asportarne l'acqua. "Per avere un idea dell’efficacia del sistema - prosegue Claudio - immaginate l'aria esterna a 25°C e 50% di umidità relativa, riscaldata fino a 50°C può avere una umidità relativa del 10-12%, risulta quindi molto efficace per ottenere una rapida essiccazione".
La rapidità è molto importante, in quanto è necessario eliminare l’acqua prima che le colonie batteriche possano svilupparsi, ed è anche importante creare un ambiente sfavorevole ai vettori di questi batteri, come insetti ed altri animali. Risulta quindi utile una buona protezione del prodotto ed un flusso d’aria che abbia caratteristiche tali da ostacolare gli agenti patogeni. "Generalmente, se un essiccatore solare è ben progettato, può soddisfare tutti questi requisiti", sottolinea Claudio.
"L'utilizzo di questa tipologia di macchinario si sposa perfettamente con la filosofia dell'iniziativa: oltre a permettere uno stoccaggio a lunga conservazione di questi prodotti presenta consumi energetici ridottissimi, a livello di una piccola lampadina, un particolare che non guasta certo in questi periodi di crisi. La maggior parte dell’energia necessaria viene presa dal sole".
Mediante l'essiccazione è possibile inoltre recuperare tutti quei prodotti che sono destinati al macero, a causa di qualche piccola marcescenza che ne pregiudica l'utilizzo. Non solo, è possibile creare nuovi prodotti dai sapori originali e consumabili tal quali.
Zucchine essiccate.
La particolare procedura di essiccazione adottata, innovativa e naturale, consente un'alta resistenza allo sviluppo di muffe, semplificando in tal modo la conservazione e il confezionamento.
I dispositivi utilizzati sono stati sviluppati grazie ad un progetto di ricerca finanziato dal Mipaaf, in collaborazione con il CRA di Milano ed altri enti.
Per maggiori info:
Claudio Menegatti
Termotend S.a.s.
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