
Secondo Eryvan, esistono varie ragioni per il ritardo della stagione. "Le temperature sono state più basse del normale e si è investito meno per nutrienti - acqua - ed equipaggiamenti nell'area, in conseguenza dei risultati inferiori dello scorso anno. Inoltre il mango è una pianta biennale. L'unica produzione annuale è buona, ma la raccolta sarà inferiore l'anno successivo".

Il frutto è ancora molto piccolo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. "Ci sono ancora molti fiori, mentre lo scorso anno di questi tempi erano già disponibili molti frutti in tutti i calibri".

La stagione europea del mango d'importazione inizia perciò in ritardo quest'anno. "Prevedo che i primi mango peruviani arriveranno nella prima settimana di gennaio. Lo scorso anno erano disponibili già dal 15 dicembre".

"La produzione è inferiore a quella della scorsa stagione. Dopo una visita alle aree produttive di Pirua e tenendo conto della fioritura alla fine di ottobre, si stima un volume di esportazione di circa il 40-45% della produzione in confronto alla scorsa stagione. Le esportazioni stimate sono dell'ordine di 63.000 ton, cioè circa 2.750 container".

Le foto che seguono sono relative allo scorso anno: si notano molto meno fiori e la maggior parte degli alberi carichi di frutti colorati.
Le piante di mango com'erano nel 2010:









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