La relazione di Oleg Ivanov all'Eurofruit Congress di Lima

Aumentano i consumi di frutta fresca in Russia e, di conseguenza, le importazioni

Durante l’Eurofruit Congress dell’emisfero sud tenutosi a Lima (Perù) dal 7 al 9 novembre 2011, Oleg Ivanov (nella foto accanto), direttore della azienda russa Big Sur, ha relazionato sull’import di prodotti freschi in Russia.

In questo paese, negli ultimi dieci anni, il settore al dettaglio è cresciuto a un ritmo annuo del 20-30%. Secondo i dati del servizio statistico della federazione russa (Rosstat), il mercato degli alimenti e delle bevande in Russia valeva 222 miliardi di dollari nel 2009.

I giganti del retail russo, come il gruppo X5 Retail, Magnit, Seventh Continent, Dixie e le catene Kopeyka, sono ancora i primi attori. A livello nazionale, le catene commerciali rappresentano circa il 30% del mercato alimentare al dettaglio, ma con concentrazioni più elevate nei grandi centri urbani (circa il 50% a Mosca e l'80% a San Pietroburgo).

In Russia, il 10,6% del paniere alimentare medio è costituito dalla frutta fresca. La spesa settimanale di una famiglia media per i prodotti alimentari varia da 3.632 rubli (114,29 dollari) in città come Mosca a 2.809 rubli (89,27 dollari) nelle città con meno di 500.000 abitanti.

Nel 2010, il consumo di frutta in Russia è salito a 71 kg procapite, un +10% rispetto al 2009. In particolare, nel 2011, il consumo domestico di mele dovrebbe salire da 1,53 a 1,54 milioni di tonnellate. Nel 2010, il consumo di mele era aumentato del 7% raggiungendo 11,1 kg a persona. Le mele, da sole, rappresentano il 25% del mercato della frutta e in Russia vengono considerate come uno dei prodotti più sani.

Nel 2010, inoltre, la Russia è diventata il maggior importatore di mele del mondo, con un volume importato di 1.110.689 ton, pari a un valore di 719,1 milioni di dollari (un aumento del 24% rispetto al record 2009). Nella stagione commerciale 2010, i principali fornitori di mele verso la Russia sono stati: Polonia (252.773 ton), Cina (158.307 ton), Moldavia (148.588 ton) e Serbia (96.983 ton).

Per quanto riguarda le pere, nel 2011 si prevede un consumo in crescita - fino a 497.000 ton - trainato dalla domanda da parte dei consumatori. Per i russi, la pera ideale è succosa, croccante, dolce e non troppo matura. Le importazioni di pere nel 2011 dovrebbero raggiungere le 412.000 ton. Nel 2010, i principali fornitori di pere sono stati: Belgio (139.185 ton), Argentina (108.126 ton) e Paesi Bassi (46.375 ton).

Il consumo 2011 di uva da tavola è stimato di 419.700 ton, leggermente al di sotto del livello 2010. In quell’anno, il consumo pro capite di uva ha raggiunto in Russia i 2,8 kg, in crescita del 7,6% rispetto al 2009. L’uva è disponibile tutto l'anno in Russia, tuttavia il picco dei consumi si registra tra agosto e novembre che concentra il 66% delle vendite annuali.

Per i mandarini – uno dei frutti più popolari in Russia con il terzo volume di vendite, dopo mele e banane – si prevede un consumo pari a 665.000 ton. Le varietà più popolari sono le clementine e i Satsuma, disponibili tutto l'anno, mentre la pezzatura preferita è 80-120. La Russia è il più grande importatore di mandarini nel mondo: nel 2010 ha importato 654.840 tonnellate di prodotto per un valore di quasi 577,6 milioni di dollari, un +24% sul volume 2009.

Subito dopo i mandarini, gli agrumi più popolari in Russia sono le arance, con una quota di mercato del 6,5%. I consumi delle arance nel 2010 si sono assestati su circa 470,700 ton. Le arance sono disponibili tutto l’anno, in Russia, anche se l’alta stagione per i consumi è l'inverno. Le varietà più diffuse sono Navel e Valencia, calibri 56-72. I maggiori esportatori di arance verso la Russia sono: Egitto (149.888 ton), Sudafrica (129.176 ton) e Turchia (77.846 MT). Questi tre paesi insieme detengono il 70% del mercato russo.

Infine, risulta stabile il consumo di limoni, circa 230.000 ton all'anno. Il limone tradizionalmente è molto diffuso per il tè e nella cucina casalinga, particolarmente per piatti di pesce. I limoni più richiesti sono di pezzatura 100-130. Nel 2011, le importazioni russe sono previste in crescita del 2% fino a 224.670 ton. La Turchia ha fornito il 53% dei limoni importati e la sua quota è costantemente in crescita grazie ai prezzi competitivi e alla vicinanza al mercato.

In conclusione, riferendosi al Perù, paese ospitante del Congresso, Ivanov ha mostrato quali sono i principali frutti che la Russia importa da questo paese: uva da tavola, mango, mandarini, avocado e melograni (nel grafico sottostante).



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