Abruzzo: bene i blitz della Guardia di Finanza nel Fucino, a tutela delle aziende oneste
I "furbetti", infatti, rappresentano una spina nel fianco degli imprenditori agricoli onesti. "Chi bara sulle forniture di gasolio, magari utilizzandolo per rifornire le auto usate per scopi diversi dalle lavorazioni nel Fucino - aggiunge Lobene - oltre a danneggiare l’erario, penalizza gli agricoltori onesti, costringendoli a compare gasolio al prezzo pieno di 1,50 €/lt. con un aumento dei costi di produzione che mette le aziende virtuose fuori mercato".
Lobene punta il dito accusatore anche verso chi bara sulle assunzioni di operai agricoli senza averne i requisiti. "Questa è concorrenza sleale - spiega il Presidente di Confagricoltura - che produce effetti nefasti per il mercato del lavoro e sfruttamento inaccettabile per gli operai impiegati nei campi. Occorre intensificare l’azione per stroncare la compravendita abusiva di patate africane spacciate per prodotti del Fucino, l’appropriazione di contributi pubblici come i tanti giovani che spacciandosi per agricoltori ricevono 40mila euro di contributo a fondo perduto".
Confagricoltura fa notare che finalmente l’azione delle forze dell’ordine si sta concentrando nei confronti di soggetti che nulla hanno a che vedere con le vere imprese agricole che sono state sottoposte, negli ultimi tempi, a raffiche di verifiche e controlli quasi sempre senza esito.