"Il "carciofo brindisino" diventa IGP"
Grande soddisfazione ha espresso il presidente dell’Associazione promotrice per il riconoscimento dell’IGP, dott. Carmelo Dellimauri a nome suo e dei produttori agricoli che hanno creduto nell’iniziativa e si sono impegnati per circa cinque anni, affinché il traguardo fosse raggiunto.
Ora sarà finalmente possibile tutelare il Carciofo Brindisino con un marchio europeo che ne garantisce la provenienza, la tipicità e la tracciabilità avvallata dal rispetto del disciplinare di produzione. Le aziende agricole che operano nel territorio dell’IGP (i Comuni di Brindisi, Cellino San Marco, Carovigno, Mesagne, Sandonaci, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo) potranno avvalersi dell’uso del marchio comunitario per la commercializzazione delle loro produzioni di Carciofo Brindisino, per aumentarne il valore aggiunto.
“Il percorso" ha dichiarato il segretario per l'IGP Antonio Legittimo "non è assolutamente concluso” ed ha chiarito i motivi della sua affermazione dicendo che “ora bisogna creare il Consorzio di tutela e valorizzazione, costituire l’Organizzazione dei produttori (Op) e dare vita all’albo dei produttori stessi. L’obiettivo è arrivare al consumatore con la garanzia della qualità e della salubrità dei Carciofi Brindisini attraverso l’etichettatura e la rintracciabilità, strumenti in grado di dotare il carciofo della 'carta di identità', aggiungendo valore economico ad una produzione molto conosciuta ed apprezzata”.