"Autunno nero" per le castagne italiane"
A minacciare la leadership europea di castagne e marroni "made in Italy" - afferma la Cia - sono gli effetti devastanti dell'insetto "killer", il cinipide galligeno che da anni danneggia gravemente i nostri boschi di castagni. E come se non bastasse in agosto e settembre ci si è messa pure la siccità senza precedenti. Un mix micidiale che porterà con tutta probabilità al dimezzamento dei quantitativi prodotti, con punte del 70 e dell'80 per cento.
La pianta che popola quasi 790.000 ettari di bosco in tutta Italia - spiega la Cia - è infatti attaccata violentemente da un parassita capace di debilitare l'albero, mettendone a rischio lo sviluppo vegetativo e diminuendo la sua produzione fino al 50-60 per cento. Ma il peggio è che gli effetti del minuscolo insetto distruttivo potrebbero continuare a incidere ancora per qualche anno sui raccolti, visto che i risultati della disinfestazione, che consiste nell'innesco di una lotta biologica con un insetto antagonista, saranno visibili solo tra qualche anno.
A peggiorare la situazione - aggiunge la Cia - ha contribuito il clima "desertico" della lunga estate dei record, che ha segnato il 20% in meno di precipitazioni rispetto alla media e almeno 2 gradi in più sulla colonnina di mercurio. Se il caldo afoso di agosto e settembre ha giovato alla qualità delle nocciole e di tutta la frutta secca in guscio, per le castagne, al contrario, è stato il colpo di grazia, alzando di un 10% la percentuale di guasto rispetto al 2010.Si prevede, quindi, una stagione in "rosso" per un comparto d'eccellenza che conta 34.160 imprese e più di centomila lavoratori e che tra il 1999 e il 2007 ha fatto registrare una produzione pari a un valore medio di 46 ben milioni di euro.
Moltissime le denominazioni d'origine, che si concentrano nelle regioni più vocate alla castanicoltura. Di queste - conclude la Cia - tre tipi sono castagne e ben 9 marroni: tipiche del territorio toscano sono il marrone del Mugello Igp e la castagna del Monte Amiata IGP; altre due sono campane, la Castagna di Montella IGP e il marrone di Rocca Daspide; dall'Emilia Romagna viene il marrone di Castel del Rio IGP, mentre il marrone di san Zeno DOP e il marrone del Monfenera IGP sono veneti. Ancora del Piemonte sono la Castagna di Cuneo DOP e il Marrone della Val Susa, mentre la Castagna di Vallerano DOP è laziale.