Campagna addio: la Lombardia perde 12 ettari al giorno
Il dato emerge dall’ultimo censimento 2011 sulle aree rurali del rapporto Ersaf (l’ente lombardo per l’agricoltura e le foreste) sul consumo di suolo. Per fare spazio a infrastrutture, case, capannoni viene consumata terra utile, terra che nessuno potrà restituirci. E uno strumento ci sarebbe per tutelare al meglio l’ambiente e la qualità della vita: il piano di governo del territorio (Pgt), ma su 1.544 comuni lombardi solo il 40 per cento l’ha adottato come strumento.
"I nuovi Pgt – spiega Ettore Prandini, della Coldiretti Lombardia – avrebbero dovuto prevedere la salvaguardia del territorio agricolo di particolar pregio, ma non sta avvenendo. È un dato preoccupante. Il consumo di suolo sta aumentando e non è giustificato né dal punto vista residenziale né produttivo, perché questi terreni sono stati spesso occupati da case invendute o da capannoni vuoti e questo ci deve far riflettere sull’utilità di tante costruzioni in aree che non potranno poi più essere recuperare all’utilizzo agricolo e ambientale".
Anche perché sul totale delle superfici consumate, i due terzi riguardano proprio quelle più fertili. Con un impatto – spiega la Coldiretti regionale – sia sulla produzione alimentare che sulla difesa ambientale: ogni anno in Lombardia si perde una potenzialità di produzione pari a 27.000 tonnellate di grano e si riduce di 850.000 tonnellate la capacità del terreno di immagazzinare anidride carbonica che così, in parte, finisce nell’aria che respiriamo.
Inoltre il consumo di suolo ha effetti sul clima e sull’evaporazione delle acque, causando l’accumulo in atmosfera di un’energia pari a 5-6 milioni di chilowattora ogni anno (l’energia necessaria al funzionamento di quasi 20 milioni di frigoriferi). ll tasso di antropizzazione del territorio, in Lombardia, è cresciuto, dal 1954 al 2007, dal 4 al 14% contro una media nazionale che si attesta al 7,1. I numeri dicono che la risorsa suolo è costantemente minacciata. Per questo Regione Lombardia ha ulteriormente rafforzato i suoi interventi a difesa del ricco e variegato patrimonio ambientale che rappresenta una delle più preziose risorse di cui dispone. Senza però rinunciare alle nuove autostrade e infrastrutture che consumano proprio quel terreno buono. E senza terra, non ci può essere agricoltura.