Più recentemente, Confagricoltura ha anche puntato l’attenzione su un altro fattore, che potrebbe spingere in alto i prezzi delle materie prime: l’aumento della domanda mondiale di beni alimentari. Tutti fenomeni che dovrebbero far riconsiderare l'importanza strategica dell'agricoltura, un settore di cui troppo spesso ci si dimentica.
In ogni caso, rimarca l’Organizzazione agricola, alcuni dati indicano che siamo per ora lontani da livelli di emergenza o di attenzione e consentono di rassicurare il lettore de "Il Corriere". La dinamica dei prezzi degli alimentari, negli ultimi dodici mesi, è stata decisamente più contenuta rispetto a quella di tutti gli altri prodotti e servizi acquistati dagli italiani (+0,1% rispetto a +1,5%), con una sostanziale stasi negli 11 mesi del corrente anno. Per ortaggi e frutta, i prezzi all’origine (indice Ismea dei prezzi alla produzione) nel 2010 sono calati rispettivamente nell’ordine del 3,6% e dell’1,5%.
Ciò dimostra come il settore agricolo, nel nostro Paese, abbia sempre più bisogno di meno allarmismo e di più politiche che favoriscano la produttività e la competitività delle imprese. Questo anche a favore dei consumatori.