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Francia: selezionare nuove cultivar idonee alla frutticoltura biologica

Il settore frutticolo è quello in cui si impiegano più prodotti di difesa per ettaro, a causa anche di una storica selezione finalizzata al miglioramento della produttività e dell’aspetto estetico, tralasciando la rusticità.

Considerando il tempo necessario per creare nuove colture nel caso di piante arboree è urgente cambiare velocemente i paradigmi della selezione. Il ministero francese dell’agricoltura ha recentemente lanciato un programma di selezione che integri negli obiettivi dei selezionatori la salvaguardia dell’ambiente.

Il Gruppo di Ricerca in Agricoltura biologica Francese (GRAB) che ha sede ad Avignone ha pubblicato una raccolta di esperienze in materia di selezione in frutticoltura basata sui criteri di salvaguardia ambientale e che vede coinvolti i produttori nel processo di selezione. I risultati dello studio, che aveva la finalità di verificare se le cultivar commerciali attualmente in uso rispondono ai criteri di sostenibilità ambientale e quali siano le strategie innovative di selezione migliori per ottenere cultivar che necessitino di bassi input, indicano la necessità di promuovere progetti di lungo periodo che vedano coinvolti i produttori.

Secondo i ricercatori del GRAB, inoltre, la selezione deve essere focalizzata su aree geografiche ristrette piuttosto che selezionare cultivar adattate a tutti gli ambienti produttivi di una nazione.

In ultimo, è importante porre l’attenzione su altre colture come ad esempio le pesche dove c’è un alto turnover delle cultivar e che sono però molto difficili da coltivare in regime biologico.

Il lavoro, dal titolo "Urgent need for new apple breeding methods better adapted to low-input agro ecosystems" è scaricabile dal sito orgprints.org.
Data di pubblicazione: