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In vigore dal 1 gennaio 2010

Nuova normativa rifiuti: un ulteriore balzello per le imprese?

Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) dovrebbe essere pienamente operativo dal 1 gennaio 2011. Ma, ad avviso di Confagricoltura, serve un periodo di adeguamento e vanno chiariti i punti dubbi della normativa che, oltre tutto, deve tener conto delle specificità agricole.

Spiega l'organizzazione in una nota: "Alcune rigidità onerose, grazie anche all’iniziativa di Confagricoltura, sono state attenuate; ad esempio, sono esclusi dall’iscrizione al sistema i conferimenti di rifiuti sino a 100 kg annui. Ma questo non è sufficiente. Occorre consentire alle imprese e agli operatori di disporre dei dispositivi elettronici necessari, nonché di familiarizzare con essi attraverso un adeguato periodo di formazione e sperimentazione".

Scettica anche Cia-Confederazione italiana agricoltori, la cui sede emiliano-romagnola sottolinea: "Il Decreto approvato dal Governo sulla nuova normativa dei rifiuti non tiene conto delle esigenze delle imprese agricole, nonostante le proposte di modifica avanzate dalla nostra organizzazione. Le disposizioni prevedono infatti gli stessi adempimenti sia per la grande industria che per l'azienda agricola".

"La norma obbliga gli agricoltori che producono rifiuti pericolosi (e per pericolosi sono intesi ad esempio batterie scariche, oli lubrificanti esausti, tutti prodotti che un normale cittadino può reperire in un qualsiasi supermercato o rivendita specializzata e conferire senza obblighi particolari ad un qualsiasi centro di raccolta) debbano farsi carico di una lunga serie di complessi e costosi oneri".

"In aggiunta, il nuovo Decreto prevede pesanti sanzioni per chi non adempie agli obblighi previsti - aggiunge il presidente Cia - come l'iscriversi, per poter trasportare i propri rifiuti, all'albo gestori ambientali pagando il dovuto contributo annuale o il dotarsi del dispositivo elettronico denominato "Black Box", con ulteriori oneri. Si è, in sostanza, tornati indietro di oltre due anni quando l'analoga norma aveva di fatto vanificato gli accordi di programma, poi riattivati con i Decreti di fine 2008".

Conseguentemente la Cia chiede al Governo "di provvedere ad una proroga di almeno 1 anno dei termini di avvio del sistema e di apportare le necessarie modifiche al Decreto Legislativo da poco approvato allo scopo di eliminare gli aggravi economici e burocratici non previsti dalla normativa comunitaria".

Per maggiori informazioni: www.sistri.it
Data di pubblicazione: