Italia: aumentano del 4% i furti alimentari durante le festivita' natalizie
Ad essere responsabili dei furti sono per il 62% i clienti, per il 30% i dipendenti e per l'8% i fornitori, sulla base dei dati relativi all'insieme della catene europee. In Italia, il costo medio dei furti subiti dai punti vendita è pari a 33 euro per famiglia. Un valore abbastanza significativo, se si considera che per le festività ogni famiglia italiana affronterà in media una spesa aggiuntiva di 570 euro per l'acquisto di regali, di cibo e di bevande per i tradizionali pranzi e cenoni (elaborazioni Coldiretti sulle previsioni per il Natale 2010 della Deloitte).
Ad essere sotto attacco dei Babbo Natale al contrario sono tutti i luoghi tradizionali dello shopping natalizio, ma sono più a rischio i centri della grande distribuzione commerciale, mentre più al sicuro sono i punti di vendita tradizionali ed in mercati dove spesso a controllare c'è l'occhio vigile del proprietario.
Nel periodo di Natale, compreso tra metà novembre e fine dicembre, si registrano i maggiori furti dell'anno a causa dell'affollamento che rende più facile sfuggire ai controlli e anche perché è il periodo dell'anno in cui crescono maggiormente le vendite. Il fatto che l'età media dei ladri da scaffale durante le feste di Natale sia attorno ai 26 anni conferma che ad essere tentati sono soprattutto i giovani fino ai 40 anni, dopo di che la percentuale scende rapidamente.
Nella classifica dei beni più rubati svettano i vini, gli spumanti e gli altri alcolici, ma anche i prodotti alimentari in scatola tipici delle festività come il caviale, il tartufo o i diversi tipi di paté.