Rinnovabili: determinante il ruolo degli impianti per la microgenerazione distribuita
Ha detto Vecchioni: "Confagricoltura chiede che i criteri di sostenibilità fissati dall’Unione europea per la produzione di energia da fonti rinnovabili si applichino limitatamente agli impianti con potenza superiore a 1 MW, come d’altronde raccomandato dalla stessa Commissione UE. La microgenerazione va favorita e sostenuta perché è una grande opportunità di diversificazione del reddito per le aziende agricole. Applicare criteri troppo restrittivi ai piccoli impianti significherebbe creare ulteriori oneri amministrativi".
E il presidente di Confagricoltura ha posto in evidenza come l’agricoltura e la forestazione stiano svolgendo e svolgeranno sempre più un ruolo importante nella riduzione delle emissioni, nell’assorbimento di CO2 e nello sviluppo delle energie rinnovabili, con particolare riferimento alle biomasse. "La micro-generazione distribuita può dare un rinnovato impulso al settore dell’energia rinnovabile in agricoltura" ha aggiunto Vecchioni.
In tale contesto il Piano di azione nazionale attribuisce grande importanza alle biomasse la cui produzione di energia dovrà aumentare da 2,2 a 9,8 mtep (milioni di tonnellate equivalenti petrolio) entro il 2020; 7,6 mtep, che rappresentano praticamente la metà delle energie da fonti rinnovabili che l’Italia dovrà produrre in più da qui a dieci anni.