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Ministro Galan: difendiamo gli aiuti UE al settore agricolo

L'Unione europea prosegue il suo percorso a tappe forzate verso la nuova Pac, che dovrà concretizzarsi in un documento a luglio dell'anno prossimo (2011), e l'Italia continua a difendere gli aiuti al settore agricolo. E' la sintesi del Ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, che ieri, lunedì 29 novembre 2010, ha partecipato a Bruxelles al Consiglio AgriFish. Nelle scorse settimane, il commissario Dacian Ciolos aveva presentato le linee guida di quella che sarà la prossima Politica Agricola Comune mettendo l'accento soprattutto sulla necessità di una redistribuzione degli aiuti diretti.

L'Italia sostiene il criterio degli aiuti sulla base del valore della produzione, mentre sul fronte opposto c'è la Polonia che chiede che gli aiuti siano solo proporzionati alle superfici coltivate. "L'agricoltura non è solo ettari coltivati, ma anche fatica, innovazione, tecnologia - ha detto Galan - che portano alla qualità e al valore della produzione". L'Italia ha come alleati "storici" nelle tematiche agricole la Francia e la Spagna, mentre le posizioni della Polonia sono sostenute anche dagli altri paesi dell'Est e da quelli baltici. In mezzo c'è la Germania.

Secondo Galan non bisogna escludere neanche la possibilità di fornire, se necessario, i cosiddetti aiuti "accoppiati"; ovvero legati alle quantità prodotte: "Se non si trovano strumenti migliori, questo può essere utile per compensare la mancanza di regole che diano la certezza di un reddito ad alcune produzioni agricole (in Italia, per esempio, il tabacco). In agricoltura - ha detto ancora il ministro - il rischio di impresa può essere troppo elevato e dipende da fattori esterni: non è giusto che porti all'esclusione dal mercato".

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