Si tratta di una sperimentazione commerciale e Tony Harding, direttore tecnico di Worldwide Fruit ha dichiarato di prevedere una piccola quantità di frutti nel 2012, mentre si entrerà in piena produzione nel 2014/15 con volumi compresi tra 10.000 e 15.000 tonnellate. Attualmente vengono coltivate 3 varietà: Tsechelidis, una varietà precoce greca, una varietà precoce verde e un piccolo impianto di kiwi rosso. L'intento è quello di aggiungere nuove varietà al kiwi Gold di T&G nel 2011.

Tony ha spiegato che resta ancora da vedere come i frutteti sopravviveranno all'inverno inglese, ma la zona di coltivazione è stato scelta appunto per lo scarso rischio di gelate e sono previsti diversi metodi anti-gelo: gli ormoni, comunemente utilizzati in questa coltura, possono rendere il kiwi più resistente al gelo, e l'uso di coperte in pile aiuta a proteggere gli impianti; per freddi estremi ci sono strutture con polytunnel permanenti che possono essere montate, ma Tony non crede che sarà necessario.
E' grazie a questo tipo di tecnologia moderna che i kiwi si possono coltivare in nord Europa, dieci anni fa non sarebbe stato possibile. "Avevano anche detto che le mele Braeburn non potevano essere coltivate in UK", commenta Tony.
Worldwide Fruit vede questo progetto come un'opportunità per i produttori di diversificarsi, e in un clima in cui le persone e retailer vogliono essere più rispettosi dell'ambiente e ridurre i "chilometri alimentari", l'idea sembra certamente buona.
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Tony Harding
Worldwide Fruit
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