Oltre all'India il congresso ha valutato anche il futuro ruolo di altri due paesi: la Catalogna e il Marocco. Driss Dehbi della Alternatives General Trading, con sede a Dubai, ha dichiarato ai delegati che le esportazioni degli Emirati Arabi Uniti verso il Marocco ammontano attualmente a oltre 200 milioni di dollari, mentre viceversa le spedizioni del Marocco verso gli EAU fatturano solo 40 milioni di dollari.
Driss Dehbi ha riferito che il nuovo porto di Tangeri, creando una linea diretta di spedizione dal Marocco a Jebel Ali e alla città saudita di Jeddah, potrebbe portare a un incremento dei volumi scambiati. Egli ha inoltre sottolineato i grandi progressi dei produttori marocchini negli ultimi anni, i quali hanno acquisito le certificazioni necessarie, migliorando la qualità e raggiungendo standard più elevati.
A sua volta, Andriy Yarmak di Fruit-Inform ha fornito ai delegati una panoramica sulle opportunità in Asia centrale per gli esportatori del Medio Oriente, evidenziando il grande mercato del Kazakistan come il più promettente. Il congresso si è concluso con un esame delle nicchie del mercato medio-orientale, con particolare attenzione alle opportunità che esistono sia per i succhi freschi e i prodotti di IV gamma, sia per la produzione locale biologica.
I delegati sono stati invitati a partecipare a uno dei due tour a realtà locali, presso il mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Al Aweer o presso l'Emirates Sky Cargo terminal, per vedere cosa succede una volta che un prodotto entra nel mercato e come viene preparato per il trasporto aereo transoceanico.
Per maggiori informazioni: www.eurofruitcongress.com/me