L'Europa raccoglie l'8 per cento in meno di cipolle
La minore produzione è la conseguenza del calo delle rese produttive, dovuto ad una diminuzione media degli areali europei compresa tra il 5- e il 10 per cento. La tardiva e spesso umida primavera, il caldo di giugno e luglio e le abbondanti piogge di agosto e settembre hanno compromesso in parte il raccolto di cipolle. Il risultato è una raccolta in ritardo, con buona parte del prodotto che rimaneva ancora da raccogliere a inizio ottobre.
Al 1 ottobre 2010, ad esempio, l'Olanda aveva ancora gran parte della produzione in campo, secondo l'AMI. Il tardivo raccolto in condizioni meteorologiche difficili porta a maggiori costi per l'asciugatura del prodotto. La qualità del prodotto stoccato influirà certamente sul mercato. Le cipolle si presentano di calibro più piccolo rispetto alla scorsa stagione. I calibri grandi saranno rari.
Nei paesi ex UE-15, il raccolto è calato del 6%, collocandosi al di sotto della media europea. Nei nuovi stati membri dell'Europa centrale e orientale si è registrata una diminuzione di addirittura il 19%.
Fonte: Agrarisch Dagblad