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Risparmi possibili nel settore patate

Competizione tra Pepsi e Coca-Cola nell'efficienza ecologica

C'è una nuova svolta in Gran Bretagna nella guerra tra Pepsi e Coca-Cola per conquistare i consumatori, con PepsiCo che si impegna a ridurre le emissioni di anidride carbonica e il consumo d'acqua delle sue produzioni nel Regno Unito di un ambizioso 50% in cinque anni, rincorrendo il piano di Coca-Cola per migliorare la propria efficienza ecologica di un'analoga percentuale.

Pepsi e Coca-Cola, che vendono i propri prodotti in quasi ogni paese del mondo, stanno cominciando a competere tra loro nel campo della sostenibilità ambientale e del risparmio idrico, dopo essere state accusate da paesi in via di sviluppo e da movimenti ambientalisti, soprattutto in India, di un consumo eccessivo di acqua per le proprie produzioni. Per questo PepsiCo sta riconoscendo che gran parte dell'attenzione per migliorare la propria efficienza ecologica deve essere focalizzata sulla produzione agricola.

PepsiCo, la società madre da 60 miliardi di dollari l'anno delle patatine Walkers, dei prodotti Quaker Oats e dei succhi di frutta Tropicana, è il più grande produttore di patatine della Gran Bretagna, con acquisti per oltre 350.000 tonnellate di patate l'anno.



Il gruppo comunica che ora intende sostituire le tre varietà di patate coltivate in Gran Bretagna con altre che hanno meno bisogno di acqua per la produzione e che si conservano meglio.

Le 350 aziende che coltivano le patate acquistate da PepsiCo passeranno anche all'utilizzo di concimi a basso tenore di carbonio e ad un'irrigazione senza sprechi. Invece di consumare 10 tonnellate di acqua per coltivare una tonnellata di patate in zone asciutte, dopo il 2015 alle aziende fornitrici di PepsiCo ne basteranno circa 5 tonnellate.

"Questi sono obiettivi ambiziosi ma realizzabili," ha detto David Wilkinson, direttore del settore agricoltura di PepsiCo per l'Europa. "La Gran Bretagna è un banco di prova. Se va tutto bene, saremo in grado di esportare questi metodi anche nel resto del mondo."
Data di pubblicazione: