Cia Toscana: no alla chiusura dell'Arsia
Il presidente della Cia Toscana Pascucci sintetizza così la posizione della Cia sulle proposte presentate dal presidente della Regione Enrico Rossi al tavolo di concertazione. "Le preoccupazioni sono relative all'entità dei tagli che riguarderanno il settore agricolo, che potrebbero raggiungere i 29 milioni di euro".
Il netto dissenso della Cia-Confederazione italiana agricoltori è per la decisione della Regione Toscana di inserire nella finanziaria la soppressione dell'Agenzia per l'innovazione in agricoltura, l'Arsia, a partire dal 1 gennaio prossimo. "Una decisione grave - afferma Pascucci - sia nel metodo, in quanto assunta senza alcun confronto con il mondo agricolo; sia nel merito perché si azzera il sistema di promozione dell'innovazione esistente, senza fornire nessuna indicazione su come sarà riorganizzato il sistema per il futuro".
L'agricoltura toscana, secondo la Cia, può superare la crisi solo puntando sull'innovazione, e la Regione Toscana non può far mancare il proprio sostegno ed il proprio impegno strategico proprio in questa direzione. La Cia Toscana sottolinea inoltre come nel documento preliminare di bilancio 2011, approvato dal Consiglio regionale, l'Arsia sia l'unico ente di cui si stabilisce la data di soppressione. Una decisione che non ha nulla a che vedere con il percorso di riordino, aggregazione e razionalizzazione che era stato prefigurato e sul quale, anche da parte della Cia, era stata manifestata la massima disponibilità al confronto.