
Dopo diversi contatti tra il servizio di sicurezza alimentare belga e la General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine of the People’s Republic of China (AQSIQ) è stato stilato un protocollo che tiene conto degli standard qualitativi richiesti dalle autorità cinesi. La produzione destinata alla Cina deve essere coltivata in zone dove non è presente il "colpo di fuoco batterico" e dove avviene un controllo costante contro la presenza di eventuali parassiti della frutta.
Sulla base di questi requisiti preliminari, alcuni membri della Belgische Fruitveiling rispondono alle condizioni di export. Otto produttori della regione di Sint-Niklaas sono stati finora selezionati. Secondo il ministro, l'accordo rappresenta un passo avanti nella direzione giusta e questo protocollo permette l'espansione dell'export di pere verso la Cina. In questo modo si spera anche di aprire la strada ad altri prodotti agroalimentari belgi.
Fonte: VILT