
"L'idea per il progetto ha preso piede nel sud dell'Europa - dichiara Kees van Arendonk, presidente di Europatat - Ogni paese ha il proprio areale destinato alla coltivazione di patate novelle, e deve fare i conti con una concorrenza sfrenata da parte di paesi extra-UE, soprattutto Egitto e Israele. Con questo progetto vogliamo agire per riportare valore alla filiera della patata novella di produzione europea".
Le patate novelle vengono associate con un prodotto delicato, dalla buccia sottile e non assoggettabile a stoccaggio. "Ma le patate importate hanno ben altra consistenza quando vengono esportate nei mercati UE. Nel nostro progetto ci chiediamo pertanto se si debba puntare alla delicatezza dei tuberi come segno distintivo delle patate novelle fresche o se dovremo orientarci anche noi su patate con una buccia più consistente, in grado di presentare una conservabilità maggiore".