
Grazie a una maggiore consapevolezza sui cibi salutari e alla voglia di esplorare nuovi sapori da parte dei consumatori, i coniugi inglesi Robin e Ikuko Williams hanno potuto ampliare la loro azienda biologica "Nama Yasai" (che in giapponese significa "ortaggi freschi") dai 0,1 ettari del 2004 agli attuali 27. L'azienda produce ortaggi giapponesi da agricoltura biologica nell'area di East Sussex (Inghilterra del sud) da destinare a ristoranti, mercati contadini e a singoli clienti, tra cui molti giapponesi emigrati.
A causa della crescente domanda di ortaggi freschi coltivati localmente, e del fatto che le verdure che arrivano dall'est-asiatico risultano meno fresche dopo la spedizione, i due imprenditori hanno deciso di realizzare la coltivazione direttamente in Inghilterra, dopo aver sperimentato diverse soluzioni per ottenere una produzione di ortaggi giapponesi anche nelle condizioni decisamente variabili e poco favorevoli del clima britannico, caratterizzato da inverni umidi ed estati aride.

Gli ortaggi più popolari sono il
daikon (la variante giapponese del ravanello), l'
edamame (fagioli di soia verdi), il pepe, le melanzane e le foglie di Shiso. Secondo Robin, i clienti sono più che soddisfatti del gusto di questi prodotti.
Si registrano però problemi nell'aspetto "estetico", in quanto la clientela è abituata a comprare frutta e verdura nei supermercati e non sa che i prodotti coltivati in regime biologico possono presentarsi molto diversi in termini di dimensione e colore.