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OGM: l'Italia e altri Paesi contro la proposta UE sulla liberta' di scelta dei singoli Stati

L'Italia, insieme a Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e Polonia, si è schierata ieri, lunedì 27 settembre 2010, in occasione del Consiglio UE Agricoltura, contro la proposta della Commissione UE di lasciare libertà di scelta sulle coltivazioni OGM ai singoli Stati.

Lo ha spiegato, al termine della riunione, il Ministro Giancarlo Galan, precisando di essere "contrario a spezzettare la politica agricola comune perché è proprio intorno alla Pac che l'Unione europea ha trovato la massima saldatura, la politica vera". Inoltre, secondo Galan, "in un contesto mondiale la politica agricola di un singolo stato fa ridere" e ancora "è troppo comodo regolare anche le misure che devono avere le banane e poi, quando il problema è spinoso, lasciare libertà di scelta. E' proprio su queste cose che serve una politica comune".

Infine, l'idea della Commissione "è contraria ai principi dei trattati UE e a quelli del WTO". Comunque, la discussione è ancora all'inizio. Per il momento, "si studierà la compatibilità delle coltivazioni OGM con i regolamenti e i trattati internazionali ed europei" ma per quanto riguarda in particolare l'Italia "non cambia nulla: gli obblighi restano, in particolare per quanto ci riguarda le Regioni devono definire i principi e i criteri della coesistenza": e il ministro le solleciterà a farlo con una comunicazione "al più presto, già giovedì prossimo: la scadenza è già superata".
Data di pubblicazione: