Coldiretti Puglia chiede controllo antitrust su tutti i comparti agricoli
Secondo il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, occorre fare chiarezza sul fenomeno che a novembre ha determinato da un latol’ulteriore riduzione del 5,2% dei prezzi dei prodotti agricoli edall’altro l’aumento dei prezzi al consumo, determinando una crescitadella spesa quotidiana dell'1,2% su base annua.
"Per alcuni comparti, olivicolo, zootecnico, ortofrutticolo,vitivinicolo e cerealicolo, la Puglia costituisce un caso emblematico –ha aggiunto il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio- di quanto anche le anomalie del mercato contribuiscano adingigantire e rendere paradossali gli effetti della straordinaria crisiche sta vessando l’agricoltura italiana, a cui è tutt’altro che immunequella pugliese".
"Le richiamate anomalie, eufemismo per definire vere eproprie speculazioni che comprimono i prezzi delle produzioni agricolesenza alcun beneficio per i consumatori, trovano terreno fertile innormative poco trasparenti, che regolano l’entrata in Puglia deiprodotti dall’estero. A ciò si aggiunga la quasi totale indifferenzadella distribuzione organizzata che, al di là di qualche iniziativasostenuta dalla Regione, non ha ritenuto di dover instaurare rapportistrutturati con la produzione del territorio".
I prezzi alla produzione agricola in Puglia sono in calo per i vini (-15,8%), per la frutta (-15%), per i cereali (-10,6%) e per gli oli di oliva (-8,4%), ma anche per i prodotti dell'allevamento con gli avicoli che cedono il 14,4%, i suini il 7,9%, i lattiero-caseari il 4,9%, i bovini lo 0,8% e gli ovicaprini lo 0,4%.